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Porto Torres, addio al cantautore Marco Perantoni

Porto Torres, addio al cantautore Marco Perantoni

È scomparso all’età di 70 anni. I funerali martedì alle 10 nella basilica di San Gavino

25 agosto 2024
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Porto Torres Un eterno Peter Pan, un ragazzino di Porto Torres prestato alla vita che non ha bisogno di contare gli anni e di misurare quello che fai per dire chi sei. Marco Perantoni era un artista e proveniva da una famiglia di artisti, di musicisti in particolare. Un cantautore un po’ speciale che amava improvvisare, ma anche studiare a fondo non per emergere e per cercare chissà quali sfide ma per essere semplicemente se stesso. Umile, generoso con un cuore grande. Quel cuore che si è fermato la notte scorsa nel sonno e ha fatto passare Marco dall’altra parte. Aveva 70 anni ma è un conto anagrafico che nessuno avrebbe saputo mai fare con precisione, perché lui era sempre uguale. Estroverso, incontenibile, creativo e coinvolgente.

La sua voce era un timbro, un segnale di riconoscimento, sentivi la sua presenza passando accanto al luogo dove si trovava. Marco Perantoni collegava i luoghi alle persone, era un cantautore non omologato, nel senso che il suo bagaglio artistico era uno zaino pieno di idee, di novità e di cambiamenti, di prove nuove da sperimentare e insieme alla musica aveva a cuore le parole. Quelle che contano, che ti avvicinano e regalano abbracci, che ti salvano quando ci sono quei momenti in cui tutte le luci si spengono e rimane quella fiammella dell’amicizia che illumina ancora la strada.

Con la morte di Marco Perantoni Porto Torres perde un altro dei suoi figli preziosi, di quelli partiti dal basso e rimasti sempre popolari, tra la gente, a difendere la propria città specie quando era più difficile farlo, quando altri più quotati hanno saltato lo steccato e si sono dedicati a ruoli più comodi. Autentico e originale, coerente fino a pagarne anche le conseguenze.

Dove c’era almeno una chitarra Marco Perantoni c’era: ad accarezzare le corde aveva cominciato da ragazzino e la crescita, i suoi modi così garbati negli anni ne hanno fatto un simbolo che appariva all’improvviso e accendeva l’allegria anche dove si era spento il sole. Una battuta, un caffè, un abbraccio che toglieva il fiato. Ha messo insieme generazioni diverse, e lui era sempre in mezzo con quell’età senza tempo che lo teneva accanto e a proprio agio con chiunque.

Il percorso con gli Antares Man, il viaggio con i Gbh, le tante incursioni solitarie, i testi delle canzoni e le poesie al circolo via Margutta, un modo per comunicare e dedicarsi alla vita con ironia e gentilezza. Il suo abbraccio e il suo sorriso erano il porto dove chiunque poteva trovare pace. La sua chitarra suonerà ancora. Il funerale di Marco Perantoni si svolgerà martedì alle 10 nella Basilica di San Gavino. (gb)

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