Sassari, raid incendiario all’Alberghiero: danneggiate otto aule
All’esame della polizia locale le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza
Sassari È l’Alberghiero l’istituto scolastico che ha subìto l’incursione dei vandali incendiari sabato notte. Otto aule fuori uso, pareti annerite e alcuni arredi inservibili. Ma le indagini della polizia locale stanno procedendo a passo spedito e la visione dei filmati delle telecamere potrebbe dare un’ulteriore accelerata. Proprio le registrazioni del sistema di videosorveglianza sono in queste ore al vaglio degli agenti, coordinati dal comandante Gianni Serra, alla ricerca di indizi che possano contribuire all’identificazione dei responsabili del raid.
Un blitz da balordi che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se non ci fosse stato l’intervento tempestivo della polizia locale e dei vigili del fuoco. Possibile anche grazie a un sistema d’allarme antintrusione funzionante che ha messo in allerta il personale scolastico e, di conseguenza, gli agenti del comando di via Carlo Felice che, appena arrivati in via Donizetti, hanno dato l’ok all’apertura della scuola. È preoccupante il fatto che la banda entrata in azione – evidentemente non soddisfatta del risultato raggiunto – è tornata nella stessa scuola domenica notte. Probabilmente con il medesimo intento. Ma qualcosa forse non ha funzionato e il colpo alla fine è saltato.
Sabato notte i vandali hanno appiccato vari incendi, sia nel corridoio che in alcune aule, le stesse che sono riusciti a mettere fuori uso. Sono entrati attraverso una porta antinpanico che si trova alla sinistra del liceo Marconi (le sue scuole si trovano infatti nello stesso stabile e sono divise proprio da questa porta). Nessun segno di effrazione, sono entrati senza difficoltà, hanno sversato liquido infiammabile sul pavimento del corridoio e delle aule, hanno lasciato delle scritte ingiuriose su una parete per poi allontanarsi. I danni cui dovrà porre rimedio la Provincia sono importanti, non ingenti come quelli causati a luglio in via Cilea (150mila euro) ma comunque richiederanno l’intervento di un’impresa e quindi l’esborso di migliaia di euro. (na.co.)