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Sassari, diciassette furti in due anni al chiosco di Sant’Orsola

di Davide Pinna
Sassari, diciassette furti in due anni al chiosco di Sant’Orsola

Ladri nuovamente in azione al parco “Adelasia Cocco”. Il gestore Giuseppe Piroddu: «Basta, getto lo spugna»

28 ottobre 2024
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Sassari Si sono calati dall’alto, dopo aver sollevato il tendone bianco che copre il chiosco. Poi hanno messo fuori uso allarme e impianto di videosorveglianza e hanno arraffato quante più bibite potevano. È successo domenica, dentro il chiosco del parco “Adelasia Cocco” a Sant’Orsola, tra via Gennargentu e la Buddi Buddi.

«Diciassette volte, più o meno: ormai ho perso il conto» si confida Giuseppe Piroddu, che gestisce la struttura dal 2022. «Una decina le ho denunciate, le altre volte no. Alla fine è più la perdita di tempo della mattina passata in caserma o questura per la denuncia che il risultato che se ne ottiene» è il commento sconsolato.

Ieri, per la diciassettesima volta, ha aperto il chiosco e si è ritrovato davanti a uno spettacolo ormai usuale: «Il frigo svuotato, il materiale gettato alla rinfusa, danni all’impianto elettrico e di sicurezza. Stavolta, con il fatto che si sono calati dall’alto, sono riusciti a portar via meno delle altre volte, ma i danni ci sono».

Giuseppe Piroddu, conosciuto da tanti come Ziu Peppi, è direttore tecnico dell’associazione culturale Gruppo Ruseddu che, nel 2022, ottenne dal Comune la gestione del chiosco all’interno del parco di via Gennargentu. «Oltre al chiosco, abbiamo collaborato con la Uisp per la riapertura del campo da basket di piazza Bande poco più in là e ci siamo fatti carico della gestione dei servizi igienici e dei costi legati a luce e acqua, senza nessun introito da parte nostra. In breve tempo abbiamo iniziato a lavorare bene, ma poi sono cominciate queste violenze, perché io credo che le si debba chiamare così».

Piroddu anticipa le domande: «Videosorveglianza e allarmi? Li smontano. Abbiamo le riprese dei ladri che strappano e rubano tutte le telecamere, attrezzati con guanti, felpe e mascherine per rendersi irriconoscibili. Un’altra volta si sono portati via direttamente la centralina del sistema di allarme. Stavolta sono intervenuti direttamente sul contatore».

Poi replica anche all’altra obiezione: «Non possiamo assicurarci contro furti e incendi, non siamo assicurati in nessuno dei chioschi che gestiamo in altre aree della città: le compagnie non assicurano strutture precarie come i chioschi. Tutte le altre assicurazioni e fidejussioni le abbiamo, ma quella non si può fare».

Insomma, sembra proprio una battaglia persa e il gruppo Ruseddu è pronto a gettare la spugna. «Non abbiamo più la forza per far fronte a questi furti. Ma un ultimo appello al sindaco Giuseppe Mascia lo vogliamo rivolgere. Noi ci siamo sempre impegnati per lo sport, con la polisportiva Athlon, e per la cultura, con il Gruppo Ruseddu. I costi di gestione sono molto alti, anche considerando la guerra con ladri e vandali, ma se l’impegno economico richiesto potesse diminuire, proveremmo a resistere ancora».

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