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Dall’Asl di Sassari una parodia di Trainspotting per dire “no” alle dipendenze

Dall’Asl di Sassari una parodia di Trainspotting per dire “no” alle dipendenze

L’appello ai giovani per una riflessione critica sulle scelte di vita

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Sassari “Scegli la vita”: è il video di promozione sui corretti stili di vita realizzato dalla Asl di Sassari per diffondere tra i più giovani un messaggio di fiducia e di scelte consapevoli. Il filmato diffuso in queste ore sui canali social della Asl di Sassari e rilanciato da altre pubbliche amministrazioni, è una parodia del film “Trainspotting” di Danny Boyle. «Un remake con piglio sdrammatizzante della scena iniziale del film, famosa per il motto: “scegli la vita”, attraverso il quale noi operatori del Servizio Dipendenze vogliamo lanciare ai nostri giovani un appello, invitandoli ad una riflessione critica sulle proprie scelte di vita», spiega Paolo Milia, direttore del Servizio Dipendenze Patologiche della Asl di Sassari. «Si auspica che il progetto, avviato in via sperimentale, possa porre le basi per una strutturazione di interventi mirati alla riduzione del danno e alla limitazione dei rischi nel lungo periodo, con il coinvolgimento attivo di Istituzioni scolastiche, Enti locali e del terzo settore».

Il video si inserisce all’interno di un più articolato progetto che ha visto il Servizio Dipendenze della Asl di Sassari impegnato in questi anni in attività di sensibilizzazione tra la popolazione, in particolare con interventi di prevenzione primaria rivolti alla popolazione studentesca di età compresa tra i 13 e 20 anni delle scuole medie inferiori e superiori.

«Il progetto, avviato in via sperimentale nel territorio di Alghero, ha coinvolto al momento circa 150 studenti delle seconde classi dell’Istituto Roth di Alghero, con i quali è stata svolta un’indagine conoscitiva su quelle che sono le errate convinzioni sulle conoscenze e sui rischi derivanti dall’utilizzo delle sostanze d’abuso – spiega Patrizia Palla, psicologa del Serd e referente del progetto –. L’obiettivo è stato quello di fornire informazioni corrette sulle sostanze d’abuso (legali e illegali) e sfatare i falsi miti che spesso circolano tra i giovani, oltre a favorire una maggiore consapevolezza sui danni causati dai comportamenti d’abuso».

«La seconda fase, invece, ha visto il Servizio e gli operatori impegnati nel progetto per la realizzazione di un strumento divulgativo, con un linguaggio e una modalità più vicina ai codici comunicativi dei giovani, in grado di raggiungere quelle fasce di popolazione che il Servizio Dipendenze Patologiche ha più difficoltà ad intercettare, con l’obiettivo di promuovere spunti di riflessione e favorire la capacità di operare delle scelte consapevoli», aggiunge Palla.

«La Sardegna è tra le sei regioni con consumi più alti di sostanze psicoattive, soprattutto da parte del sesso maschile. La sostanza illegale maggiormente utilizzata è la cannabis, cui seguono la “spice”, la cocaina, stimolanti e allucinogeni, mentre l’eroina è quella meno diffusa. Le “nuove sostanze psicoattive (NSP: catinoni sintetici, ketamina, Salvia Divinorum e/o painkillers) si stanno velocemente diffondendo grazie alla presenza di numerosi siti web che vendono “droghe legali” e forniscono consigli su come assumerle. A queste si sommano i cannabinoidi sintetici (dati del Piano regionale della prevenzione 2020-2025)», spiegano dal Serd della Asl n. 1.

Il Servizio Dipendenze Patologiche della Asl di Sassari, dal 2013 al 2023, ha preso in carico 516 nuovi pazienti, di età compresa tra i 14 e 24 anni, utilizzatori di sostanze illegali: “numeri che hanno messo in risalto come nell’ultimo anno si sia registrato un incremento sia qualitativo, relativamente alla tipologia di sostanze utilizzate, sia quantitativo (117 nuove richieste di presa in carico)”, conclude il direttore del Serd Milia.

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