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A Porto Torres solo tre navi da crociera nel 2025: è polemica

A Porto Torres solo tre navi da crociera nel 2025: è polemica

Olbia e Cagliari regine del circuito crocieristico: Forza Italia all’attacco

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Porto Torres Si allarga il fronte degli scontenti che vedono lo scalo turritano tagliato fuori dall’approdo delle compagnie crocieristiche. Con soli tre approdi, infatti, il porto di Porto Torres è all’ultimo posto nella graduatoria degli arrivi delle navi crociera rispetto agli altri scali sardi. «Per la sinistra sarda, nelle sue componenti portuale e amministrativa - rappresentate rispettivamente da Massimo Deiana, presidente dell’Adsp sarda ed ex assessore regionale della giunta Pigliaru e Massimo Mulas, sindaco di Porto Torres - il ruolo turistico della nostra città è ridotto a una quota irrisoria, con appena tre approdi crocieristici su 286 totali nell’intera Sardegna, attacca Pierluigi Molino, coordinatore cittadino di Forza Italia. «Eppure, Porto Torres vanta un patrimonio storico, culturale e ambientale di primissimo livello: ospita l’area archeologica più vasta dell’isola, un Parco nazionale e un’Area marina protetta, oltre a unicità territoriali come il millenario ziggurat di Monte d’Accoddi, situato a meno di cinque chilometri dalle banchine del nostro porto».

Sul piano infrastrutturale, aggiunge Molino, il porto turistico ha tutti i numeri per accogliere navi passeggeri: «Ha un pescaggio superiore ai 7 metri, mentre quello commerciale, dispone di fondali oltre i 10 metri. Il declassamento del nostro approdo non è quindi imputabile a limiti strutturali, bensì a precise scelte politiche che l’attuale amministrazione comunale non sembra in grado di contrastare, sia per limiti propri sia per vincoli di partito. D’altra parte - aggiunge il coordinatore - comprendiamo l’imbarazzo del sindaco nel ricevere ospiti in una città che ha perso ogni decoro urbano: strade ridotte a discariche, marciapiedi invasi dalle erbacce. Un degrado che peggiora di giorno in giorno, ed è sotto gli occhi di tutti. Chiediamo al sindaco di farsi valere presso l’Autorità portuale, piuttosto che subire passivamente il declino. L'amministrazione deve impegnarsi per valorizzare il nostro scalo e la nostra città, rendendoli finalmente all'altezza della loro storia e delle loro potenzialità». (g.m.)

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