Palazzo Ducale ci riprova: bando per la gestione del ristorante di Monserrato
Gli ultimi due tentativi andarono deserti. Nonostante la bella posizione, il punto ristoro del giardino storico non è mai riuscito a decollare
Sassari In teoria, il bar-ristorante del parco di Monserrato avrebbe tutte le carte in regola per essere un’attività di successo. In realtà, sembra quasi esserci una maledizione tanto che, negli ultimi due anni, nessuno ha risposto alla chiamata del Comune per la gestione. Con qualche disagio anche per i cittadini, dato che chi frequenta il parco non può bersi nemmeno un caffè o una bibita fresca, a meno che non se la porti da casa.
Ora, Palazzo Ducale ci riprova per la terza volta e, per cercare di attrarre gli investitori, ha deciso di abbassare il canone richiesto del 30 per cento. Se non è una svendita, poco ci manca. Ma se sarà sufficiente, per stimolare la presentazione di offerte, lo si scoprirà solo fra qualche settimana.
La storia Le carte in regola, si diceva, ci sono tutte. Un giardino storico bellissimo e monumentale, per la cui riqualificazione partiranno a breve dei lavori da 140mila euro, un ampio parcheggio sotterraneo a disposizione dei clienti, una posizione strategica fra la 131 e la città.
Eppure, la storia racconta tutt’altro. Il recupero dello storico giardino risalente al 1600, e della casa colonica che ospita anche, sul lato che si affaccia verso via Budapest, la cappella della Vergine di Monserrat cominciò negli anni Novanta e terminò nel 2007.
Lo stabile era stato destinato a ospitare il punto ristoro, ma le fortune dell’attività sono sempre state parecchio altalenanti. Nel 2013, ci fu persino un attentato incendiario, l’anno dopo il punto ristoro chiuse le porte e non le riaprì per otto lunghi anni.
Nel 2021, il Comune pubblicò un bando e si aggiudicò la gestione della struttura una società del settore, operante anche ad Alghero, con un rialzo monstre del 263% e un canone mensile di 8.812 euro, poi rivalutato a 9.559 per l’inflazione. L’apertura slittò al 2022 a causa del Covid e si sarebbe dovuta concludere nel 2028, ma terminò ben prima: l’azienda, nell’autunno 2023, decise di rinunciare al contratto.
Il nuovo bando Da allora, Palazzo Ducale ha tentato altre due volte di individuare qualcuno disposto a farsi carico della gestione del locale, ma senza fortuna. La prima volta era stato fissato un canone annuale di poco più di 45mila euro. La seconda volta, un anno fa, l’amministrazione scelse uno sconto del 15 per cento, ma comunque non bastò.
Stavolta, la giunta Mascia, su proposta dell’assessora al Patrimonio Patrizia Mercuri, ha deciso di proporre una riduzione del 30 per cento: il canone annuale previsto, adesso, è di 31mila euro, 2.640 euro al mese. Il bando verrà pubblicato nei prossimi giorni dagli uffici e riguarda una superficie coperta di 420 metri quadri, con una scenografica terrazza di 80 metri quadri che si affaccia sulle geometrie disegnate dalle siepi del parco.