Autistici, autonomi e felici: la nuova vita di Daniele&Daniele
Porto Torres, i due amici stanno affrontando la grande sfida di abitare da soli: ecco chi sono e il percorso fatto sinora
Porto Torres Una casa accessibile, adattabile alle necessità, per vivere in completa autonomia per cinque giorni alla settimana. Si chiama la casa di D&D – ovvero Daniele Buongiorno e Daniele Frassu – due ragazzi autistici che hanno intrapreso un percorso importante per vivere da soli la quotidianità e la conoscenza della propria città.
Nel loro percorso di crescita ci sono gli educatori Paolo Gaspa e Angela Pudda ma soprattutto le due mamme coraggio che in questi lunghi anni sono andate oltre le difficoltà, la burocrazia e le istituzioni. «Il mio obiettivo da subito era che mio figlio a una certa età andasse a vivere da solo – ricorda Caterina Puliga, madre di Daniele Frassu – ed è stata un’idea talmente forte che ho dovuto combattere contro tutto e tutti: la casa è stata acquistata due anni fa e sono stati eseguiti alcuni lavori per renderla efficiente e autonoma per i due ragazzi. All’interno ci sono quattro stanze da letto, tre bagni, una sala musica e i soggiorni. Per arrivare a questo obiettivo c’è stato un lungo lavoro, tutto deciso insieme ai ragazzi e con la supervisione del giudice tutelare». Per Emilia Masala, madre di Daniele Buongiorno, la crescita dei ragazzi è cominciata, e continua, con le associazioni Il Risveglio e Progetto Filippide: «Prima si lavorava in comune attraverso vari progetti – racconta – e una volta che i ragazzi sono diventati adulti è nato quel rapporto di fiducia tra genitori ed educatori. Un passo importante che, dopo tante ricerche, ci ha permesso di individuare la casa dove poter creare la loro indipendenza».
Daniele Buongiorno, 41 anni, è diplomato al liceo scientifico di Porto Torres e tra i due è quello che si occupa dei pasti: «La mia giornata tipo prevede la sveglia alle 7.30, poi segue l’attività sportiva allo stadio di viale delle Vigne o il viaggio nella sede di Sassari. A fine mattina il ritorno a casa per preparare il pranzo, decidiamo insieme cosa cucinare. Nel pomeriggio mi dedico invece all’esercizio di canto o altre attività, quindi il corso di inglese e le prove di canto all’associazione Il Risveglio. La sera rientro a casa per preparare la cena».
Daniele Frassu, 36 anni, è diplomato all’istituto professionale di via Lungomare. È rientrato domenica scorsa da Roma dove ha partecipato con il Progetto Filippide alla maratona dei 10 chilometri. «I pasti della giornata sono decisi in sintonia con Daniele, io mi occupo ogni giorno di provvedere alla raccolta differenziata e agli usi domestici. L’attrezzatura musicale ci è stata data in concessione da altre associazioni, per custodirla nella nuova casa e poterla anche utilizzare». Alla nascita dell’open day casa D&D hanno contribuito non poco i due educatori, sempre in prima linea nel supportare i due giovani. Cominciata diversi anni fa e proseguita nel periodo della maturità. «La loro autonomia nella casa è completa – spiega Paolo Gaspa – e la nostra presenza c’è solo per qualche ora, magari per pranzare insieme o chiacchierare. La loro giornata prevede inoltre dei viaggi a Sassari per raggiungere altri conoscenti nella sede di un’associazione, viaggiano autonomamente con il pullman di linea. La casa permette loro di avere autonomia e libertà, consentendo una serenità emotiva anche ai genitori». Due mamme instancabili che hanno superato tante difficoltà burocratiche per poter dare un presente e un futuro ai loro figli.