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L’arcivescovo di Sassari alla guida dei cappellani militari italiani. Che cosa succede ora

L’arcivescovo di Sassari alla guida dei cappellani militari italiani. Che cosa succede ora

Gian Franco Saba potrebbe dover lasciare la diocesi turritana, ma si attende la nomina ufficiale da parte di Papa Bergoglio

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Sassari Il pontefice Francesco I ha scelto il successore di Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia uscente, ossia la guida dei cappellani militari del Paese. Secondo il sito di informazione cattolico Silere non possum la scelta di Bergoglio sarebbe ricaduta sull’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba.

Stando agli Statuti dell’Ordinariato militare per l’Italia, «all’Ordinario militare non sono normalmente conferiti altri uffici che possono limitare la sua azione pastorale a favore dell’Ordinariato». La disposizione di legge lascia intendere che, se la nomina venisse confermata, Gian Franco Saba dovrebbe lasciare la guida dell’arcidiocesi di Sassari.

Saba ha 57 anni anni e guida la diocesi turritana dal 27 giugno 2017. Nato a Olbia da una famiglia originaria di Buddusò, è stato ordinato sacerdote nel 1993. Prende il posto di Santo Marcianò, che lascerà l’incarico il 10 aprile per aver raggiunto l’età della pensione a 65 anni. Calabrese, Marcianò ha guidato i cappellani militari italiani dal 2013, sino a quell’anno era stato arcivescovo di Rossano-Cariati in Calabria.

L’Ordinariato militare per l’Italia è, in termini di diritto canonico, una circoscrizione personale della Chiesa. Ossia un’istituzione equiparata a una diocesi che ha giurisdizione non su un’area geografica ma su determinate persone e, nello specifico, sugli appartenenti alle forze militari del paese. 

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