La Dinamo ha le mani gelide Trieste la sorpassa in volata
di Andrea Sini
I sassaresi di Pozzecco trovano una serata terribile al tiro e toppano il debutto casalingo Grande avvio biancoblù, poi gli ospiti rientrano. Gentile fallisce la tripla della vittoria
05 ottobre 2020
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SASSARI. Nudi alla meta, freddi sull’ultimo tiro così come nel resto della partita. Serata stortissima per i biancoblù di Gianmarco Pozzecco, che in un palazzetto altrettanto gelido toppano l’esordio interno e danno via libera a un’Allianz Trieste un più determinata e precisa.
Serata no. Finisce 72-74 per i giuliani, con la “preghiera” di Stefano Gentile sulla sirena che rimbalza sul ferro, così come la stragrande maggioranza dei tiri di questa strana partita. Iniziata benissimo per i sassaresi, capaci di un’uscita sprint dagli spogliatoi: ma il 22-11 del primo quarto è stato un fuoco di paglia e il Banco è andato a sbattere contro un’Allianz organizzatissima e contro le serate tremende di alcuni dei protagonisti di Pesaro: in particolare Bilan e Bendzius (praticamente inesistenti) e Spissu, che nonostante una buona prova ha spadellato clamorosamente (2/11). A pesare sono stati anche i tanti rimbalzi offensivi concessi (17).
L’illusione. L’avvio dei sassaresi, ancora privi di Tillman, è devastante: il gioco è fluido e arriva subito un break di 10-0 con triple di Spissu e Kruslin. Udanoh sgancia Trieste da quota zero, ma Kruslin spara un altro petardo da oltre l’arco per il 13-2. Dopo il timeout di Dalmasson Trieste si scuote ma le rotazioni premiano Pozzecco, che con Gentile, Gandini, Devecchi, Pusica e Treier in campo arriva alla prima sirena avanti 22-11.
Il match si riapre. Si riparte però con un’Allianz più determinata, che tiene a secco la Dinamo per oltre 3 minuti e piazza un break di 6-0. Poz nel frattempo ricompone il quintetto di partenza, ma i sassaresi non riescono a rimettersi in ritmo. L’antisportivo a Da Ros non frutta nessun punto, arriva sì la tripla di Kruslin, ma Trieste ora è in partita e Laquintana firma il -3 (26-23) a metà periodo. La squadra di Dalmasson stringe ancora di più in difesa, i biancoblù mettono le tende in lunetta e il match resta equilibrato nonostante il piccolo margine per Bilan e compagni (31-27). Bendzius si sblocca dopo tanti errori con la tripla del 37-29, ma il timeout di Dalmasson ha effetto immediato, con Trieste che si affida a Fernandez e piazza un altro 6-0: a metà gara le squadre sono a strettissimo contatto: 37-35.
Motore a singhiozzo. Si riparte da l’ex Fernendez in striscia, che firma la parità (37-37) e da un Burnell finalmente concretissimo: l’ala biancoblù si esalta con 6 punti di fila e firma in contropiede la schiacciata del 43-39. Anche Bendzius batte un colpo e il Banco torna a +8 (47-39). La miccia però è corta, Bilan va in panchina e l’Allianz si rimette in moto: nel giro di pochi minuti Trieste risucchia i biancoblù, impattando ancora a quota 48 a al 17’. I giuliani falliscono altre due volte il sorpasso, il Banco ha un piccolo scatto e con Pusica e Spissu riesce ad arrivare a fine periodo avanti 56-52.
A chi sbaglia di più. La coppia Alviti-Fernandez confeziona subito la nuova parità a quota 56, Pozzecco rimanda dentro Bilan e Bendzius, ma a salire in cattedra è Pusica: il serbo piazza due triple di fila e due tiri liberi. Trieste intanto trova un super Alviti, che con 10 punti regala all’Allianz il primissimo sorpasso: 64-66 a 6’16” da fine gara. Dal timeout di Poz esce un Banco con Kruslin ala piccola insieme ai piccoli a Spissu e Pusica. Ed è proprio una tripla da 8 metri del serbo a tirare il Banco fuori da una situazione pericolosa, dopo il 64-68 firmato da Udanoh. Burnell rimette la freccia (71-69 a 1’40”), ma gli errori fioccano: sul 72-71 la Dinamo attacca malissimo e dall’altra parte concede a Trieste il rimbalzo offensivo che porta Doyle a infilare tutto solo la tripla del 72-74. Mancano solo 11”, Gentile prende un tiro non facile, che chiaramente (vista la serata) va sul ferro. Trieste vince con merito, la Dinamo rimugina sui tanti errori.
Serata no. Finisce 72-74 per i giuliani, con la “preghiera” di Stefano Gentile sulla sirena che rimbalza sul ferro, così come la stragrande maggioranza dei tiri di questa strana partita. Iniziata benissimo per i sassaresi, capaci di un’uscita sprint dagli spogliatoi: ma il 22-11 del primo quarto è stato un fuoco di paglia e il Banco è andato a sbattere contro un’Allianz organizzatissima e contro le serate tremende di alcuni dei protagonisti di Pesaro: in particolare Bilan e Bendzius (praticamente inesistenti) e Spissu, che nonostante una buona prova ha spadellato clamorosamente (2/11). A pesare sono stati anche i tanti rimbalzi offensivi concessi (17).
L’illusione. L’avvio dei sassaresi, ancora privi di Tillman, è devastante: il gioco è fluido e arriva subito un break di 10-0 con triple di Spissu e Kruslin. Udanoh sgancia Trieste da quota zero, ma Kruslin spara un altro petardo da oltre l’arco per il 13-2. Dopo il timeout di Dalmasson Trieste si scuote ma le rotazioni premiano Pozzecco, che con Gentile, Gandini, Devecchi, Pusica e Treier in campo arriva alla prima sirena avanti 22-11.
Il match si riapre. Si riparte però con un’Allianz più determinata, che tiene a secco la Dinamo per oltre 3 minuti e piazza un break di 6-0. Poz nel frattempo ricompone il quintetto di partenza, ma i sassaresi non riescono a rimettersi in ritmo. L’antisportivo a Da Ros non frutta nessun punto, arriva sì la tripla di Kruslin, ma Trieste ora è in partita e Laquintana firma il -3 (26-23) a metà periodo. La squadra di Dalmasson stringe ancora di più in difesa, i biancoblù mettono le tende in lunetta e il match resta equilibrato nonostante il piccolo margine per Bilan e compagni (31-27). Bendzius si sblocca dopo tanti errori con la tripla del 37-29, ma il timeout di Dalmasson ha effetto immediato, con Trieste che si affida a Fernandez e piazza un altro 6-0: a metà gara le squadre sono a strettissimo contatto: 37-35.
Motore a singhiozzo. Si riparte da l’ex Fernendez in striscia, che firma la parità (37-37) e da un Burnell finalmente concretissimo: l’ala biancoblù si esalta con 6 punti di fila e firma in contropiede la schiacciata del 43-39. Anche Bendzius batte un colpo e il Banco torna a +8 (47-39). La miccia però è corta, Bilan va in panchina e l’Allianz si rimette in moto: nel giro di pochi minuti Trieste risucchia i biancoblù, impattando ancora a quota 48 a al 17’. I giuliani falliscono altre due volte il sorpasso, il Banco ha un piccolo scatto e con Pusica e Spissu riesce ad arrivare a fine periodo avanti 56-52.
A chi sbaglia di più. La coppia Alviti-Fernandez confeziona subito la nuova parità a quota 56, Pozzecco rimanda dentro Bilan e Bendzius, ma a salire in cattedra è Pusica: il serbo piazza due triple di fila e due tiri liberi. Trieste intanto trova un super Alviti, che con 10 punti regala all’Allianz il primissimo sorpasso: 64-66 a 6’16” da fine gara. Dal timeout di Poz esce un Banco con Kruslin ala piccola insieme ai piccoli a Spissu e Pusica. Ed è proprio una tripla da 8 metri del serbo a tirare il Banco fuori da una situazione pericolosa, dopo il 64-68 firmato da Udanoh. Burnell rimette la freccia (71-69 a 1’40”), ma gli errori fioccano: sul 72-71 la Dinamo attacca malissimo e dall’altra parte concede a Trieste il rimbalzo offensivo che porta Doyle a infilare tutto solo la tripla del 72-74. Mancano solo 11”, Gentile prende un tiro non facile, che chiaramente (vista la serata) va sul ferro. Trieste vince con merito, la Dinamo rimugina sui tanti errori.