Caccia al terzo posto: il Banco chiede due punti al Tortona
Spareggio playoff nella A di basket. Bucchi col dubbio-Bilan. I sassaresi tornano al PalaSerradimigni dopo quasi due mesi
SASSARI. Bilan o non Bilan, un solo dubbio per un match al quale la Dinamo oggi chiede certezze e conferme. Alle 18 al PalaSerradimigni arriva la Bertram Derthona, brillante matricola che condivide il quarto posto con i sassaresi ed è uno spareggio importante che vale la rampa di lancio verso la miglior griglia playoff possibile. Per questo oltre a vincere non sarebbe male ribaltare anche il -6 (95-89) incassato all'andata a Tortona. Bilan, o non Bilan. E la Dinamo rispetto a Tortona, Trieste, Reggio Emilia e Brindisi che la affiancano deve ancora recuperare una partita, in casa contro la Virtus Bologna.
Coach Bucchi ha già tratteggiato il nuovo-vecchio arrivo come un'arma in più e non come una pezza. Qualità tecniche, intelligenza cestistica, conoscenza dell'ambiente e di mezza squadra fanno del lungo croato un sicuro partente da quintetto ma questa Dinamo con Mekowulu e Diop sotto le plance sta girando che è una bellezza, ha vinto - e bene - le ultime due trasferte di fila e la parola d'ordine a questo punto, in un campionato terribilmente spezzettato dal Covid e dalle soste per la Nazionale, è "continuità». Per cui solo all'ultimo, dopo aver potuto constatare al termine dei pochi allenamenti potuti effettuare dal 2.13 di Sebenico con i compagni il tecnico dei biancoblù farà la sua scelta. Bilan, non Bilan e dunque Mekowulu, o la terza via del lasciare in tribuna un esterno, Kruslin.
Poi, occhio e testa al campo, nel ritrovare dopo quasi due mesi i suoi tifosi contro un Tortona che vuole tornare a brillare dopo la scoppola casalinga (64-81) con Milano. «Ci attende Sassari, una squadra molto diversa rispetto a quella della gara di andata e tra le più in forma del campionato - ha spiegato ieri il coach dei piemontesi, Remondino -: dovremo essere bravi ad affrontare le difficoltà emotive e mentali di una partita in trasferta, curando bene le piccole cose che fanno la differenza. Dimentichiamo Milano, vogliamo continuare, già da Sassari, a essere la buona squadra di queste prime venti partite».