Calcio
Ecco il nuovo “mago” del mercato: Bonato ieri ha detto sì al Cagliari
Nel curriculum del ds la cavalcata dalla serie C alla A con l’Hellas Verona
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Cagliari Quando Tommaso Giulini ha deciso che il lavoro di Stefano Capozucca al Cagliari era terminato, sapeva benissimo che avrebbe dovuto scegliere un nuovo direttore sportivo. Ci ha pensato un po’, ha vagliato alcuni profili (anche quello dell’ex Marcello Carli), poi ha deciso di affidare l’incarico a Nereo Bonato. Una scelta maturata nel fine settimana e ufficializzata ieri con un nota sul sito. Bonato avrà poco tempo per ambientarsi, il mercato invernale è alle porte e lui dovrà mettersi al lavoro, perchè a gennaio qualche intervento, sia in entrata che in uscita, andrà fatto . Ieri è sbarcato in Sardegna, ha visitato il Centro sportivo di Assemini e oggi pomeriggio incontrerà la squadra.
Nato a Verona, 57 anni, laureato in Economia e Commercio, ha iniziato la sua carriera nell’estate del 1999 come ds del Brescello, in serie C1. Con gli emiliani ha sfiorato la promozione in B, sfumata solo nella finale dei playoff contro il Cittadella. Dopo San Marino e Monza, nel 2004 l’approdo al Sassuolo.
A lui è legata l’ascesa dei neroverdi nel grande calcio: 11 anni di lavoro, intervallati dalle esperienze con Modena ed Hellas Verona, in cui è stato protagonista della cavalcata dalla serie C2 alla A. Sempre da direttore sportivo, nella stagione 2016-17 è all'Udinese mentre dal febbraio 2019 a giugno 2021 ha lavorato con la a Cremonese.
Bonato ha sicuramente competenza ed esperienza nel calcio professionistico. Chi lo conosce, lo definisce un professionista preparato, un perfezionista che in questi anni ha saputo valorizzare diversi talenti che poi hanno spiccato il volo. Forse è stato proprio questo aspetto a convincere Tommaso Giulini a puntare su di lui. Carli, che ad un certo punto sembrava il favorito, ha perso terreno negli ultimi giorni. Forse il patron rossoblù, che ha cambiato molte facce all’interno del club, ha voluto proseguire nella politica di rinnovamento e ha preferito non puntare su un cavallo di ritorno. Nonostante il lavoro fatto da Marcello Carli in Sardegna sia stato apprezzato. (r.m.)
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