Che spettacolo il futsal sardo, Carta: «È un movimento in salute»
Il delegato regionale fa il punto in vista della partenza dei tornei nazionali di calcio a 5
Cagliari Agosto. Lasciato alle spalle il tempo dei bilanci per l’ultima stagione passata agli archivi, è tempo di pianificare la nuova annata. Nessuno sport fa eccezione alla regola, tanto meno il futsal che in questi giorni ha reso noti i calendari della nuova annata che alzerà il sipario dei tornei nazionali il 30 settembre ( serie A e A2 Elite) ed il 14 ottobre (serie A2 e B). Alberto Carta, vicepresidente del CR Sardegna e delegato regionale del calcio a cinque, approfitta della pausa estiva per mettere sotto i riflettori l’intero movimento del futsal isolano. «Possiamo ritenerci soddisfatti perché saremo rappresentati ai massimi livelli da dieci squadre spalmate tra la serie A2 Elite e la cadetteria. A livello di numeri di compagini ad alti livelli, ci piazziamo tra le prime cinque regioni italiane. Un risultato di tutto rispetto. Un grande plauso a quelle formazioni approdate tra le grandi dopo splendide cavalcate culminate con la promozione. Mi riferisco al Domus Chia ed all’Alghero. Per il, resto saremo rappresentati dagli oramai noti quintetti che stanno regalando tante soddisfazioni alla nostra Federazione. La Leonardo Cagliari rappresenta la nostra miglior portacolori perché giocherà nel campionato Elite di A2. Bene come al solito anche il Sestu impegnato in A2. Ed infine la serie B con Alghero, Sardinia Futsal, Serramanna, Monastir, Domus Chia, Elmas, Jasnagora e Città di Cagliari».
A quando una squadra sarda nella massima serie?
«Le speranze non mancano. Il calcio a cinque nell’isola è in salute ed abbiamo tanti buoni giocatori oltre che tecnici di primissimo livello, Diego Podda su tutti. Avremo una C1 molto competitiva. La composizione del girone sarà a dodici squadre, dopo anni in cui invece le iscritte erano quattordici. Si tratta di una precisa scelta volta a livellare il campionato ed eliminare il gap delle forze in campo. Ci sarà il Selargius, società molto ambiziosa con aspettative da grande. E poi anche le tre ripescate dalla C2: Sassari Fanni Futsal, Babylon Sassari e Cus Cagliari».
Spiccano i quintetti del sassarese, desiderosi di competere ai massimi livelli.
«Negli ultimi anni stiamo lavorando molto come Federazione per diffondere una capillare presenza in tutto il territorio, non solo nel Campidano. Siamo molto soddisfatti di come sta procedendo in tal senso: bisogna ancora migliorare un po' nell’Oristanese e nel Nuorese, ma siamofiduciosi».
E i campionati minori?
«La C2 sarà caratterizzata da due bei gironi che dividerà i quintetti secondo la collocazione geografica. Ed infine la serie D, per cui si sta lavorando molto in queste ore per costruire un girone settentrionale di primissimo piano.Buone aspettative anche per il settore giovanile e per il movimento femminile. L’iscrizione alle categorie Under 19-17 e 15 è obbligatoria per le società di C1. Dobbiamo valorizzare i nostri talenti.Tra le donne Cus Cagliari e Santu Predu sono retrocesse dal nazionale e non sappiamo ancora se si iscriveranno ai campionati regionali. L’obiettivo è creare un girone da almeno dieci squadre in modo da poter regalare la promozione diretta alla prima classificata».
I nuovi regolamenti limitano l’utilizzo degli stranieri.
«E’ stata introdotta la categoria dei “non formati”, cioè giocatori non italiani che non possono vantare una permanenza di lungo corso nel nostro paese. Per questi i posti in rosa potranno essere massimo 4 ( serie A), 3 ( Elite), 2 (A2) e 1 (B). La Federazione sta raccomandando alle società iscritte ai tornei regionali di tenere in debito conto questa novità. Una neopromossa dalla C1 alla B rischia di dover smantellare la rosa perché non ha adottato una politica lungimirante in tal senso».