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«La Torres non deve porsi limiti, io gioco quando e dove vuole il mister»

di Fabio Fresu

	Alessandro Masala (foto Ivan Nuvoli)
Alessandro Masala (foto Ivan Nuvoli)

Alessandro Masala, sassarese, ha già segnato due gol in questo campionato, sempre entrando a partita in corso

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Sassari Due partite e due gol, entrambi segnati negli ultimissimi minuti e di gioco subentrando dalla panchina. In questo ottimo inizio di campionato di serie C della Torres è salito subito alla ribalta Alessandro Masala, prezioso jolly di centrocampo che si sta rivelando decisivo anche un attacco. «Non sono mai stato uno che dà peso ai gol, anche se li ho sempre fatti – commenta - il mio record in serie C è di 3, quindi spero che arrivi presto anche il terzo».

Sassarese doc, classe 1996, Masala è uno di quelli che la maglia della Torres se la sente cucita addosso. «Per me è incredibile, ho iniziato a venire in questo stadio con i miei nonni ed i genitori, ho fatto il raccattapalle, è stato naturale voler giocare in questa squadra, e già dall'anno scorso  ho superato le 150 presenze».

Pur sentendosi un centrocampista è pronto a mettersi a disposizione ovunque serva. «Ho sempre ricoperto vari ruoli, nel calcio moderno bisogna essere in grado di adattarsi alle diverse situazioni». E in questa Torres ci crede eccome. «Non amo i proclami, ma questa squadra ha di grandi valori sia umani che tecnici, e può lottare per un traguardo importante. Il fatto di giocare di più o no dipende da me, io credo molto nel lavoro. C'è tanta concorrenza, e questo è positivo. Cosa preferirei fra la promozione in B e il record di gol? Su questo non ci possono essere dubbi». O magari ottenere entrambi, perchè no?

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