La Nuova Sardegna

Olbia Un nuovo capitolo turbolento si apre per l’Olbia, che si trova nuovamente sotto i riflettori: il benservito a Mario Isoni, allenatore dell’Under19 che ha guidato anche la prima squadra tra l’esonero di Marco Amelia e l’arrivo di Lucas Gatti. La notizia, giunta inaspettata oggi, martedì 19 novembre, ha colto di sorpresa tutti in un ambiente già frastornato da una serie di risultati insoddisfacenti.

La nota dell'Olbia recita così in poche righe: «La società comunica che Mario Isoni non è più l’allenatore della formazione Under 19. A Mario vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto e i migliori auguri per il proseguo della sua carriera». Sembrerebbe la prima mossa di quella che sembra una vera e propria rivoluzione, si parla di rescissione di contratti anche di giocatori.

Un nome su tutti sembra vincere il primo premio della discussione e si tratta del capitano Luca La Rosa, figura chiave della squadra e simbolo della fedeltà dei bianchi. Da anni all’Olbia, il capitano La Rosa non ha mai fatto mancare il proprio supporto alla squadra nonostante la discesa in Serie D. Considerato un leader in campo e negli spogliatoi, si era esposto prendendo parola dopo la sconfitta contro il Savoia, mettendoci la faccia in un momento di crisi. Sembra quasi paradossale che colui che dovrebbe guidare la squadra ora si trovi ad affrontare una situazione incerta.

Ma La Rosa non è il solo nome trapelato. Oltre all’uscita di Isoni, ci sono altre figure nel mirino della dirigenza targata SwissPro. Giocatori quali Riccardo Santi, Pasquale Costanzo, Rosario Rizzitano e Cristian Anelli sono stati convocati per discutere un accordo consensuale per terminare il loro contratto, ma al momento avrebbero rifiutato. E nel frattempo si stanno allenando a parte.

Zé Maria, il nuovo allenatore arrivato dopo l’addio di Lucas Gatti, aveva dichiarato domenica dopo la partita contro il Cos di avere ricevuto «carta bianca da parte della società». La situazione si fa ogni giorno più complessa. Neanche l’arrivo del presunto finanziatore turco Ylmaz, presente allo stadio domenica, scorsa ma che non ha rilasciato dichiarazioni e non ha parlato pubblicamente, è riuscito a sedare le voci di una rivoluzione imminente.

In un clima di incertezze, la fumata bianca sul futuro della squadra sembra ancora lontana, e ci si chiede quale direzione prenderà il club. La speranza è che, tra le turbolenze e il caos attuale, l’Olbia riesca a trovare lucidità e ritrovare le proprie radici e l’identità che l’ha sempre contraddistinta.