Noè Ponti in tv dopo il record: «Stefano Nurra l’aveva previsto»
Il tecnico sassarese scomparso gli disse: «Farai i 100 delfino in 47”»
Sassari È stato uno dei protagonisti assoluti dei mondiali di nuoto in vasca corta di Budapest qualche giorno fa. Lo svizzero Noè Ponti ha conquistato tre medaglie d’oro: nei 50 farfalla, nei 100 misti e nei 100 delfino. In quest’ultima ha conquistato anche il record del mondo con il tempo di 47”71. Nell’intervista rilasciata alla televisione svizzera subito dopo l’impresa il nuotatore ha rivolto un pensiero a un sassarese, il tecnico Stefano Nurra scomparso nel 2022, che aveva collaborato con Ponti e con l’allenatore della nazionale rossocrociata, il romano Massimo Meloni. E che in qualche modo aveva predetto quanto accaduto in questi giorni.
«Nel 2021, ai Mondiali di Abu Dhabi – rivela Ponti – fu proprio Stefano Nurra a dirmi che entro un paio di anni avrei nuotato in 47 secondi i 100 delfino e in Ungheria ho fatto proprio quel tempo». Con lui aveva creato un rapporto molto stretto. E non è un caso che già nel 2022, pochi giorni dopo la scomparsa di Stefano Nurra, Ponti gli avesse dedicato la medaglia d’argento conquistata ai Mondiali di Melbourne. Visibilmente commosso, insieme al tecnico della nazionale aveva voluto sottolineare l’importanza del lavoro svolto dal sassarese, ma anche la sua capacità di capire le potenzialità dell’atleta. «La frase detta da Noè alla tv svizzera è nata proprio dopo quella gara, quando si è avvicinato e mi ha ricordato chi aveva pronosticato quel tempo e il fatto che sarebbe diventato uno dei più forti al mondo della specialità».
Nel periodo della loro collaborazione l’allenatore della svizzera Massimo Meloni aveva dichiarato che “quando un atleta come Ponti arriva a nuotare certi tempi, bisogna avere un’analisi più completa per migliorare, e con Stefano questo avviene in modo perfetto”. «Era doveroso ricordare il lavoro di Stefano – dice il tecnico – che conoscevo dal 1992 e con cui ho collaborato tantissime volte già all’Aniene. Oltre a essere uno dei massimi esperti di biomeccanica applicata al nuoto, aveva il pregio di non mettersi mai davanti agli altri, prima si parlava tra allenatori e poi si confrontava con l’atleta. Nel 2019 abbiamo iniziato a lavorare insieme con Noè e lui da subito ci ha detto dove sarebbe potuto arrivare. È venuto anche a Tenero, il centro sportivo in Svizzera».
Il frutto di quel lavoro è arrivato in questi giorni con i tre ori ai mondiali e il record del mondo di Noè Ponti: «Tengo ancora le analisi che Stefano Nurra aveva effettuato: i tanti miglioramenti che ci sono stati in questi anni sono merito anche di quei dati».
Nurra aveva iniziato a Sassari con la Sport Full Time e insieme a Pierluigi Salis aveva creato il gruppo che aveva conquistato la storica serie A. Aveva inoltre ideato un’applicazione, chiamata Swim Lab, e per anni aveva collaborato con la federazione nuoto turca, ma lavorando anche tantissimi altri nuotatori a livello mondiale. Questo è un importante riconoscimento postumo ma è anche la dimostrazione che il suo lavoro e il contributo dato al nuoto mondiale non è stato dimenticato.