È un Cagliari col fiatone, serve tornare sul mercato
Attacco che non segna e difesa che troppo spesso balla
Cagliari Meno male che dicembre per il Cagliari è finito. Un mese da incubo che ha tolto le certezze maturate dopo il bel successo sul Verona che aveva chiuso un trittico positivo grazie ai pareggi contro Milan e Genoa. Un mese in cui si è infortunato anche Luvumbo, unico giocatore a dare imprevedibilità all’attacco rossoblù. Nel dicembre da dimenticare ci sono state solo sconfitte: 4 in campionato (7 gol subiti e uno solo segnato) e uno in coppa Italia. Si dirà che non può essere la sconfitta pur pesante contro l’Inter a far da cartina tornasole della situazione. Ma non si può tacere che il tracollo davanti ai campioni d’Italia ha reso ancora più grandi le preoccupazioni già emerse dopo la prestazione da censurare di Venezia. Intanto la tenuta atletica della squadra ha mostrato limiti preoccupanti. Dopo un primo tempo giocato alla pari c’è stato un crollo.
L’uscita di Mina ha tolto sicurezza al reparto arretrato, ma resta il fatto che nella ripresa praticamente i rossoblù non hanno visto palla. Il 3-0 subito dai nerazzurri rappresenta la nona partita in cui il Cagliari non ha segnato in questo campionato, cioè metà di quelle giocate. In sole due gare il Cagliari non ha subito reti e le sconfitte sono state ben dieci mentre i successi appena tre. Proseguendo con i numeri: 16 gol segnati e secondo peggior attacco dopo quello del Lecce, 31 reti subìte e seconda peggiore difesa dopo quella del Parma. Questo ruolino di marcia fa rabbrividire. E non basta sottolineare che quasi sempre il Cagliari riesce a far gioco e a creare occasioni da rete. Contro l’Inter nel primo tempo è mancata ancora una volta la rifinitura giusta mentre Piccoli ha confermato di andare avanti fra alti e bassi e non sembra in grado di poter assicurare quel numero di reti necessarie da untitolare per raggiungere la salvezza. Sono mancati poi clamorosamente alcuni giocatori su cui si faceva affidamento a inizio stagione.
Il portiere Scuffet ha deluso nelle prime partite e solo dopo una lunga panchina è stato inserito nuovamente proprio contro l’Inter, anche perché il sostituto Sherri è apparso poca cosa. Gaetano sinora è sembrato solo l’ombra del giocatore ammirato in rossoblù nella passata stagione. Marin, decisivo sempre con la maglia della sua nazionale, a Cagliari ha perso la maglia da titolare dopo alcune prestazioni incolori. Il giovane talento Prati è finito fuori dai radar di Nicola. Inevitabile pensare al mercato di gennaio che un anno fa, con l’arrivo di Mina e Gaetano, fu decisivo per raggiungere una tribolatissima salvezza sotto la guida esperta di Ranieri. Pare inevitabile portare a casa nel mercato di riparazione un portiere, un difensore e un attaccante.
Qualche nome già emerge. Fra i pali, candidati principali sono Caprile riserva a Napoli e Terracciano riserva a Firenze. Se nessuno dei due dovesse essere preso, però, probabile che resti Scuffet. Per la difesa Bonato è al lavoro anche e soprattutto perché serve un’alternativa valida per Mina, che potrebbe andare incontro a nuovi infortuni. In attacco si fa il nome di Shomurodov che è riserva nella Roma e a Cagliari non è dispiaciuto nella stagione scorsa. Alternativa Brunori, punta del Palermo. Al di là dei nomi serve comunque puntellare l’organico per cercare di risalire la china. E a questo proposito sembra già decisiva la prossima partita in casa del Monza fanalino di coda.