Torres da standing ovation
Un gran gol di Varela nel primo tempo mette al tappeto la capolista Pescara. Due pali impediscono ai rossoblù di rendere più consistente il risultato
Sassari È difficile trovare un aggettivo che calzi a pennello per descrivere la prestazione della Torres. Ci limitiamo a dire perfetta. I rossoblù mettono sotto il Pescara ben oltre lo striminzito 1-0. Due gol di scarto ci sarebbero stati tutti alla luce di come sono andate le cose. I legni e la poca concretezza davanti alla porta, hanno impedito ai rossoblù di rendere più rotondo il risultato. La squadra ha interpretato benissimo la partita sul piano tattico, mettendo a nudo i difetti degli abruzzesi (in difficoltà sulle corsie perché soprattutto nel primo tempo si sono trovati spesso uno contro due), ma in particolare va elogiata la seconda parte della gara, perché la formazione di Greco non ha pensato a difendere il vantaggio ma ha sempre provato a mettere al sicuro la partita. Sul piedistallo Mastinu, “cervello” e corsa per il centrocampista, Guiebre che è stato padrone della corsia di sinistra come Zecca dall’altra parte e, il rinato Varela, che non solo ha risolto la sfida, ha sfiorato il raddoppio e fatto impazzire la prima della classe con le sue continue scorribande. Se diventa più concreto, il portoghese è un giocatore devastante. Ieri si è avuta la conferma che la Torres non è inferiore a chi sta davanti. Se la può giocare con chiunque. E se si facesse un ritocchino sul mercato…
Conferme Greco, come prevedibile, dà una maglia da titolare a Varela. Parte col tridente completato da Scotto e Fischnaller. Non c'è Giorico, squalificato, in regia gioca Mastinu con Brentan al suo fianco, le fasce sono percorse da Zecca e Guiebre, Diakite è in panchina. Il Pescara risponde con la difesa a quattro: tre attaccanti e Dagasso calciatore che ha grande tecnica, finito nel mirino dell'Inter, ieri sacrificato a contenere Zecca.
Sprint La Torres comincia alla grande e in un amen crea due occasioni per sbloccare la gara. I rossoblù trovano spazi facilmente ma non riescono ad essere concreti sia nella conclusione che nell'ultimo passaggio. Il Pescara soffre perchè sulle fasce si trova spesso uno contro due. L'approccio della Torres è ottimo, nessun timore di un avversario costruito per puntare dritto alla serie B. I tre attaccanti non danno punti di riferimento e questo crea più di un problema alla capolista che in diverse occasioni viene presa in velocità.
Varela colpisce Gigi Scotto per mezz'ora è tra i migliori in campo, entra in tutte le azioni rossoblù. Si fa male ed è costretto a lasciare il campo. Una brutta perdita per la Torres. Dentro Nanni, giocatore molto più statico del compagno. Cambia l'inerzia della partita, gli abruzzesi tengono il pallino del gioco e si avvicinano pericolosamente alla porta difesa sassarese. Varela sale in cattedra che la sblocca con un'invenzione: tiro da fuori area a mezza altezza che si infila nell'angolo opposto.
Equilibrio Il Pescara attacca, la Torres ribatte colpo su colpo con personalità. È una partita in bilico ma i rossoblù tengono benissimo il campo. Varela viene fermato solo dalla traversa. È la Torres ad avere le occasioni migliori per mettere in ghiaccio il match, ma non riesce a concretizzarle. Girandola di sostituzioni da una parte e dall'altra. Abruzzesi in campo con tutta la batteria di attaccanti, la Torres si copre un po' senza rinunciare a pungere. Il triplice fischio è una liberazione, i tifosi applaudono i rossoblù. Tutto lo stadio canta. Sognare non è un reato ma un dovere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA