La Nuova Sardegna

CARLOFORTE. È entrato nel vivo il Carloforte Music Festival nell’isola tabarchina. Giunto alla quinta edizione, il festival di musica classica, ideato e diretto dal maestro musicale e direttore d’orchestra Andrea Tusacciu, ha aperto i battenti venerdì per concludersi il 3 settembre,nel glorioso cineteatro Cavallera. Dopo l’applaudito esordio di Romeo Scaccia, col recital pianistico “Musica da Oscar” con cui è stato omaggiato il maestro Ennio Morricone, ieri sera ha incontrato i favori del pubblico “Napoli Inferno e Paradiso”, coinvolgente recital popolare con Antonio Volpi, Annalisa Mameli e Corrado Aragoni, dedicato alla tradizione napoletana. Inframezzato da una piccola pausa, il programma riprenderà mercoledì, quando entrerà in scena l’orchestra dei Berliner Camerata, formazione che ha acquisito nel tempo una posizione di leadership tra le orchestre da camera della Germania. Sul palco del Cavallera, accompagneranno la musicista greca Theodosia Ntokou al piano e Riccardo Spiga alla tromba, svolgendo un programma con musiche di Barber, Saint-Saëns (verrà eseguito il suggestivo “Carnevale degli animali”), Holst e Shostakovitch, sotto la direzione di Tusacciu.

Si prosegue venerdì 1 settembre, col gradito ritorno a festival del violinista Eric Silberger, musicista pluripremiato e presenza costante in alcune delle più prestigiose sale da concerto al mondo. Con lui sul palco, saranno della parte il violinista Gianmaria Melis e i Berliner Camerata, diretti da Tusacciu in un programma che prevede la Sinfonia n.10 in si minore di Mendelssohn, il concerto per due violini e orchestra in re minore di Bach e Le quattro stagioni di Vivaldi.

Gran finale del festival domenica 3 settembre, con un gala di chiusura ed un programma musicale spaziante da Saint-Saëns a Mendelssohn, da Chopin a Tchaikovsky fino a Piazzolla, eseguito da Eric Silberger e Gianmaria Melis (violini), Theodosia Ntokou e Giulio Biddau (pianoforte), Fabio Furia (bandoneon), i Berliner Camerata e Andrea Tusacciu alla direzione. Il festival tabarchino, è dedicato alla memoria di Giorgio Tusacciu, padre di Andrea.