La Nuova Sardegna

Lo sguardo del cinema sulla cultura pastorale

Mercoledì al via il Fiorenzo Serra Film Festival, martedì anteprima dedicata a “Banditi a Orgosolo”

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SASSARI. Aspetti materiali e simbolici della cultura pastorale. È questo il tema della nuova edizione del Fiorenzo Serra Film Festival, in programma a Sassari da mercoledì a sabato. La manifestazione, intitolata al documentarista sardo, è dedicata a produzioni carattere etnografico con lo scopo di promuovere film che possano contribuire alla conoscenza di diverse realtà culturali. Quest’anno, appunto, la vita dei pastori nei diversi angoli del pianeta. Il concorso, organizzato dal Laboratorio di Antropologia Visuale “Fiorenzo Serra” della Società Umanitaria in collaborazione con l’Università di Sassari (Dipartimento di Storia e scienze dell’uomo), si presenta sempre più internazionale.

Sono tantissime le opere arrivate agli organizzatori, ben 860 da un po’ tutto il mondo, tra le quali sono state scelte quelle finaliste: 14 lavori che si potranno vedere nelle serate di mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17.30 alle 23 al cinema Moderno Cityplex. Al concorso principale si affianca la sezione dedicata ad Antonio Simon Mossa (altri 15 film) che raccoglie documentari su temi antropologici quali guerre, diritti umani, comunità minoritarie, difesa dell’ambiente, tradizioni e religiosità popolare. La premiazione è prevista per la serata di sabato alla Camera di commercio del nord Sardegna. La giuria è composta da Fabio Olmi (direttore della fotografia e figlio del regista Ermanno), Alessia Glielmi (antropologa dell’Università di Torino), Sebastiano Mannia (antropologo dell’Università di Palermo), Giannetta Murru Corriga (antropologa esperta di pastoralismo in Sardegna), Antonio Bisaccia (direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari), Rosanna Castangia (titolare della casa di produzione cinematografica Bencast), Giuliano Marongiu (artista sardo ed esperto di etnografia), Simonetta Columbu (attrice), Lorenzo Hendel (documentarista) e Pietro Simon, figlio di Antonio Simon Mossa. Il festival prevede inoltre una serie di manifestazioni collaterali. Martedì un’anteprima della rassegna sarà dedicata a Vittorio De Seta e al suo capolavoro “Banditi a Orgosolo” con un triplo appuntamento: la presentazione del libro di Antioco Floris sul film, alle 17 all’assessorato comunale alla Cultura, l’inaugurazione di una mostra fotografica, e la proiezione serale del film “Detour De Seta” di Salvo Cuccia, alla presenza del regista (l’indomani mattina Cuccia sarà protagonista anche all’Accademia). Mercoledì è previsto un incontro con Luciano Tovoli (direttore della fotografia di “Banditi a Orgosolo”) e Antioco Floris, mentre giovedì e venerdì sono in programma due masterclass con il documentarista Lorenzo Hendel e con il regista Marco Leopardi. Tutti e tre gli appuntamenti sono in programma la mattina alla Camera di commercio di Sassari.

L’omaggio a Vittorio De Seta prevede anche una mostra fotografica su “Banditi a Orgosolo”. L’inaugurazione è in programma martedì alle 18, nella Sala Duce di Palazzo Ducale, e l’esposizione sarà visitabile sino al 27 novembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Esattamente sessant’anni fa, nell’autunno del 1959, Vittorio De Seta, che era già stato in Sardegna per girare alcuni corti, tornava nell’isola e iniziava il lavoro che lo avrebbe portato alla realizzazione di “Banditi a Orgosolo” presentato due anni dopo alla Mostra di Venezia.(f.c.)

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