L’urlo di Salmo da Olbia: vaccinatevi
Paolo Ardovino
Il rapper sfida le regole e sceglie la sua città per il live a sorpresa: «La musica deve poter ripartire. Basta live seduti vogliamo saltare»
14 agosto 2021
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Un'azione forte, decisa, sicuramente discutibile, fatta per lanciare un messaggio altrettanto potente: «Vaccinatevi», urla Salmo alla folla olbiese del suo spettacolo a sorpresa. E fatta anche per dire «La musica deve ripartire». Migliaia di persone sono accorse al concerto che il rapper aveva annunciato nei giorni scorsi senza rivelare luogo e orario. Un maxi assembramento durato appena un'ora, sotto la ruota panoramica di Olbia.
Lo spettacolo
Salmo compare sul palco poco prima delle 22, anche se già dal tardo pomeriggio diversi giovani avevano intuito e preso posto sui prati di viale Principe Umberto. Guai a perdersi l'evento. Prima della musica, prima della festa, le prime parole del rapper sono estremamente serie: una lettera aperta, dice, scritta il pomeriggio stesso e rivolta «allo Stato Italiano». Dunque legge dal proprio telefono: «Caro signor Stato, vorrei ricordarle che quasi tutti i settori in Italia sono ripartiti. L'unico a essere stato dimenticato è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute. Signor Sta', noi non ci vogliamo stare seduti. Noi vogliamo alzarci, saltare e fare sentire la nostra cazzo di voce – le parole di Salmo –. La musica, la cultura e l’arte sono importanti tanto quanto lo sport. Negli altri Paesi fanno concerti con centomila persone, perché sono tutti vaccinati. Come facciamo a spiegare che l’unico modo per tornare alla normalità è vaccinarsi? – il suo appello –. Signor Stato l’unico momento in cui siamo tornati alla normalità è stato con la nazionale di calcio, e allora facciamoci questi 90 minuti» e via alla musica con la canzone 90 Min. In realtà il concerto dura poco meno di un'ora. Una carrellata tra le hit più recenti e le canzoni ormai cult: "1984", "Russel Crowe", "The Island", "S.A.L.M.O", la chiusura con "La canzone nostra".
Un concerto per tutti
Per ripercorrere l’origine del concerto di ieri, bisogna tornare indietro al 25 luglio. La giornata di Salmo per antonomasia: nel golfo di Cugnana era andato in scena il suo Water world music festival, un intero pomeriggio di musica su piattaforma galleggiante e col pubblico ospitato su diverse imbarcazioni. Format originale in Italia e ospiti di livello, su tutti il dj Bob Sinclar. Il giorno dopo sul profilo Instagram del rapper olbiese è comparso un post con le foto del water world, ma anche una scritta: «Vorrei organizzare un concerto in Sardegna completamente gratuito per le persone che non sono potute venire al live di ieri. Sono disposto a farmi arrestare pur di suonare dal vivo!». Quel che è certo è che quello andato in scena ieri lascerà strascichi non indifferenti. È stato a tutti gli effetti, nonostante la sorpresa e la durata ridotta, un grande evento. Che in città mancava da un paio d'anni. Ma è stato anche un ritrovo di tantissime persone, a cielo aperto sì ma senza controlli ante spettacolo. Un'azione discutibile, si diceva, e forte. Salmo non conosce mezze misure. Interpellato sul concerto di ieri, l'assessore al Turismo del comune di Olbia, Marco Balata, si dice sorpreso ma contento «per il messaggio importante: Oggi parlare di vaccini ai giovani è argomento delicato, ma nessuno meglio di lui può aprire una breccia fra gli scettici. In fondo Olbia è casa sua, un piatto ogni tanto si merita di romperlo». Tra le mosse social dell'artista olbiese, c'era stato anche l'annuncio di una raccolta fondi con una campagna di donazioni per le popolazioni del Montiferru colpite dagli incendi. Per la causa, Salmo la scorsa settimana ha anche donato 10mila piante di ulivo per rivedere il verde in quei territori ora bruciati.
Lo spettacolo
Salmo compare sul palco poco prima delle 22, anche se già dal tardo pomeriggio diversi giovani avevano intuito e preso posto sui prati di viale Principe Umberto. Guai a perdersi l'evento. Prima della musica, prima della festa, le prime parole del rapper sono estremamente serie: una lettera aperta, dice, scritta il pomeriggio stesso e rivolta «allo Stato Italiano». Dunque legge dal proprio telefono: «Caro signor Stato, vorrei ricordarle che quasi tutti i settori in Italia sono ripartiti. L'unico a essere stato dimenticato è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute. Signor Sta', noi non ci vogliamo stare seduti. Noi vogliamo alzarci, saltare e fare sentire la nostra cazzo di voce – le parole di Salmo –. La musica, la cultura e l’arte sono importanti tanto quanto lo sport. Negli altri Paesi fanno concerti con centomila persone, perché sono tutti vaccinati. Come facciamo a spiegare che l’unico modo per tornare alla normalità è vaccinarsi? – il suo appello –. Signor Stato l’unico momento in cui siamo tornati alla normalità è stato con la nazionale di calcio, e allora facciamoci questi 90 minuti» e via alla musica con la canzone 90 Min. In realtà il concerto dura poco meno di un'ora. Una carrellata tra le hit più recenti e le canzoni ormai cult: "1984", "Russel Crowe", "The Island", "S.A.L.M.O", la chiusura con "La canzone nostra".
Un concerto per tutti
Per ripercorrere l’origine del concerto di ieri, bisogna tornare indietro al 25 luglio. La giornata di Salmo per antonomasia: nel golfo di Cugnana era andato in scena il suo Water world music festival, un intero pomeriggio di musica su piattaforma galleggiante e col pubblico ospitato su diverse imbarcazioni. Format originale in Italia e ospiti di livello, su tutti il dj Bob Sinclar. Il giorno dopo sul profilo Instagram del rapper olbiese è comparso un post con le foto del water world, ma anche una scritta: «Vorrei organizzare un concerto in Sardegna completamente gratuito per le persone che non sono potute venire al live di ieri. Sono disposto a farmi arrestare pur di suonare dal vivo!». Quel che è certo è che quello andato in scena ieri lascerà strascichi non indifferenti. È stato a tutti gli effetti, nonostante la sorpresa e la durata ridotta, un grande evento. Che in città mancava da un paio d'anni. Ma è stato anche un ritrovo di tantissime persone, a cielo aperto sì ma senza controlli ante spettacolo. Un'azione discutibile, si diceva, e forte. Salmo non conosce mezze misure. Interpellato sul concerto di ieri, l'assessore al Turismo del comune di Olbia, Marco Balata, si dice sorpreso ma contento «per il messaggio importante: Oggi parlare di vaccini ai giovani è argomento delicato, ma nessuno meglio di lui può aprire una breccia fra gli scettici. In fondo Olbia è casa sua, un piatto ogni tanto si merita di romperlo». Tra le mosse social dell'artista olbiese, c'era stato anche l'annuncio di una raccolta fondi con una campagna di donazioni per le popolazioni del Montiferru colpite dagli incendi. Per la causa, Salmo la scorsa settimana ha anche donato 10mila piante di ulivo per rivedere il verde in quei territori ora bruciati.