La Nuova Sardegna

The Boss Girls, tutti in piedi a Tu sì que vales

di Silvia Sanna
The Boss Girls, tutti in piedi a Tu sì que vales

Standing ovation al talent di Canale 5 per la band di giovanissime studentesse del Liceo musicale Azuni di Sassari

02 novembre 2021
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SASSARI. Le trecce, i jeans con il risvoltino, la maglietta nera, gli anfibi: eccole The Boss Girls, che non sono “Le ragazze del capo” come immagina Gerry Scotti, ma “Le ragazze capo”, perché nella band tutte e nessuno comanda. Sono cinque, insieme non hanno 100 anni e il palco di “Tu sì que vales” se lo mangiano: applausi, standing ovation del pubblico, quattro sì dei giudici e tanti complimenti che valgono l’accesso alla fase successiva del talent di Canale 5. Loro sono Alice Cabizza (cantante), Miriam Saba (chitarrista), Sofia Ardito (tastierista), Iris Doro (bassista) e Laura Carta (batterista). Tutte sassaresi tranne Miriam di Ozieri, tutte studentesse del Liceo Musicale Azuni di Sassari. Hanno 17-18 anni, sul palco arrivano con il sorriso e con una versione riarrangiata (da loro) di "Impossible" di James Arthur, uno che ai talent hanno portato fortuna perché ha vinto X Factor nel 2012. Quella delle Boss Girls è diversa, più rock, come dice Rudy Zerbi «è un altro mondo rispetto all’originale». Ma funziona, le ragazze spaccano, e dopo un piccolo errore nella parte iniziale dell’esibizione vanno avanti più grintose di prima. Alla fine la cantante Alice si commuove di fronte al pubblico in piedi, Miriam le accarezza il viso, tutte stanno vicine, si capisce che le girls sono amiche anche oltre il palco. La giuria è entusiasta, la padrona di casa Maria De Filippi dice che «è molto bella l'idea delle cinque ragazze insieme, è bello (rivolgendosi ad Alice) che ti abbia consolato anche quando è caduta l'adrenalina e hai avuto voglia di piangere. E poi: «Tralasciando il canto che, come hai detto, magari è andato così così e può migliorare, ti sei mossa bene, sei andata a sederti e rialzarti che per il diaframma è una roba non da poco. La forza dei vostri 16-17 anni sta in questo, il fatto di fare delle cose che magari persone più grandi non farebbero, la spontaneità non dovete mai perderla». Così anche Gerry Scotti e Teo Mammucari e poi Zerby: «La canzone l’avete presa e ribaltata, ho apprezzato il coraggio di dare questa versione nuova. Fare l'arrangiamento di un pezzo del genere non è poca roba, soprattutto alla vostra età». E poi Sabrina Ferilli, che guida la giuria popolare che promuove la band con il 99% di sì: «Siete una botta di italianità, mi piacete perché siete diverse, originali, fuori dai clichè, non uniformate alle ragazze tutte uguali che vediamo sui social». E pazienza per l’errore, perché come dice Scotti «a Sanremo fanno di peggio». Le girls escono tra gli applausi, pronte alla prossima sfida, un passo dopo l’altro sognando la finale. Loro di strada, nonostante siano giovanissime, ne hanno fatta già un bel po’: da quattro anni suonano insieme e hanno assaporato il gusto della vittoria al concorso “Bullo da Palcoscenico”, nell’ambito della manifestazione “Student’s got talent” al teatro comunale di Sassari. E poi tante serate nei locali, un’estate intensa dopo la pausa legata al Covid. Ora questa avventura, la più importante, da godersi in ogni attimo.

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