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Rinnovabili, Alessandra Todde: «Entro fine mese una legge su aree idonee»

Alessandra Todde governatrice della Regione Autonoma della Sardegna
Alessandra Todde governatrice della Regione Autonoma della Sardegna

La presidente della Regione alla commissione Insularità: «Oggi l’energy mix sardo è completamente sbilanciato verso combustibili fossili. Dal Governo ci aspettiamo un atteggiamento più collaborativo»

10 settembre 2024
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Roma «Entro fine mese porteremo in Consiglio regionale la legge sulle aree idonee, non idonee, ordinarie e vincolate per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Entro 6 mesi, invece, il nuovo piano energetico e poi la creazione di una società energetica regionale che rappresenti un produttore grossista e possa incidere sul prezzo della bolletta»: lo ha fatto sapere la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in audizione in commissione Insularità nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’individuazione degli svantaggi derivanti dall’insularità.

 «Oggi l’energy mix sardo è completamente sbilanciato verso combustibili fossili – ha spiegato -. L’energia elettrica viene prodotta per il 70 per cento nelle due centrali a carbone e dalla centrale di Sarlux, che brucia gli scarti di raffinazione. L’obiettivo resta ottemperare alla transizione garantendo un energy mix sensato», ha proseguito Todde.

A fronte dei 6,2 gigawatt di energie rinnovabili che, secondo quanto previsto dal Green New Deal europeo, è chiamata a produrre la Sardegna entro il 2030, nei mesi scorsi, ha aggiunto Todde, «erano arrivate richieste per 58-60 gigawatt, quantitativi 10 volte superiori – e sulle aree –. Il vuoto normativo sulle aree idonee, inoltre, ha reso idonee anche aree che erano tendenzialmente protette. Di qui la nostra decisione di applicare una sospensiva, fino alla proposta che porteremo entro fine mese in Consiglio regionale, con l’obiettivo di non promuovere un ulteriore utilizzo di suolo e dedicare alla produzione delle rinnovabili, su cui la Sardegna può giocarsi la sua competitività, aree industriali e già compromesse». 

«Il Governo ha chiesto la sospensiva della misura che noi abbiamo adottato in attesa della legge regionale che regolamenti le aree idonee alla produzione delle rinnovabili. Una richiesta molto pesante e penalizzante per la Sardegna»: ha continuato Todde. Nei mesi scorsi, infatti, la Regione aveva adottato una moratoria di 18 mesi sulle nuove autorizzazioni su cui ora è atteso il pronunciamento della Corte costituzionale. «La Sardegna sta cercando di tutelare il proprio territorio pianificando la transizione laddove è possibile, nei territori accettati dalle nostre comunità. Proprio per questo ho discusso la bozza della nuova legge regionale con tutti i sindaci e ho svolto questa mattina l’ultimo incontro in Sulcis. Dal Governo ci aspetteremmo senz'altro un atteggiamento più collaborativo su questi temi».

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