La Nuova Sardegna

Lina Wertmüller: Sardegna, l’amore di una vita tra film, vacanze e amicizie

Alessandro Pirina
Mariangela Melato e Giancarlo Giannini nel film "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" , pellicola girata in Sardegna
Mariangela Melato e Giancarlo Giannini nel film "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" , pellicola girata in Sardegna

La prima volta a Cagliari negli anni ’50 per un documentario su Sant’Efisio. Poi le estati in Costa Smeralda e i set nei luoghi ancora sconosciuti del Nuorese

10 dicembre 2021
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La prima volta in Sardegna fu negli anni Cinquanta. Sbarcò a Cagliari come assistente alla regia di Nino Meloni per uno spettacolo sulla sagra di Sant’Efisio. «Ricordo che assistetti a quell'incredibile processione di costumi, di un fasto e di una bellezza inaspettata», raccontò qualche anno fa alla Nuova. Fu il colpo di fulmine che segnò la vita privata e professionale della grande regista. Perché da allora, insieme al marito Enrico Job, iniziò a frequentare il nord dell’isola. Lina Wertmüller fu una delle pioniere della Costa Smeralda agli albori. Erano gli anni Sessanta. Il jet set si ritrovava tutto tra Porto Cervo e Porto Rotondo. C’era molto poco cemento - e sui successivi eccessi urbanistici in futuro la regista avrà molto da ridire -, solo mare, sole e gite in barca.

E fu proprio durante una di queste circumnavigazioni sulla costa che scoprì Capo Comino, Orosei, Cala Fuili, Cala Luna.Ovvero il futuro set di uno dei suoi capolavori, “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto”. Un film che nasce proprio «venendo in vacanza in barca nell’isola insieme a mio marito Enrico e con gli amici di una vita: Francesco Rosi e la moglie Giancarla, Krizia, Tonino Guerra, Antonello Trombadori», raccontò qualche anno fa alla Nuova. E a chi sosteneva che inizialmente avesse pensato all’Africa per le riprese lei ribatteva: «è una fregnaccia. Io ho scelto subito la Sardegna, perché è una terra bellissima, magica, piena di misteri». In effetti, lei conosceva bene l’isola. Soprattutto la parte nord, ma non solo. Tanto che ieri anche il governatore Christian Solinas ha voluto ricordarla: «Una grande artista che ha amato la Sardegna e i sardi».


«Devo la mia conoscenza della Sardegna a un amico straordinario, l'avvocato cagliaritano Renzo Persico, con il quale, assieme a mio marito, facemmo un indimenticabile giro della Sardegna, dalle coste all'interno, dalla Giara alle miniere del Sulcis. Fu una autentica scoperta, un'avventura in luoghi appena sfiorati dal turismo, e lontani dalla costa nord orientale che cominciava a popolarsi di vacanzieri». E proprio a casa di Persico, a Porto Rotondo, la grande regista ha trascorso l’ultima vacanza nell’isola, nel 2019, l’estate dell’Oscar. Da ricordare anche “Notte d'estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico” con Mariangela Melato e Michele Placido, che la regista girò in Gallura nel 1986.

Riavvolgendo il nastro, se si parla di Sardegna e Wertmüller non si può non tornare indietro alla metà degli anni Settanta. A Giancarlo Giannini e Mariangela Melato - alias Gennarino Carunchio e Raffaella Pavone Lanzetti - che se le danno di santa ragione sulle dune di Capo Comino. «È stato il mio film con più notorietà nel mondo. A Tokio ho incontrato un tassista che mi ripeteva le battute». Un grande successo al botteghino che, però, fu preceduto da una serie di incidenti. «Successero tante cose – disse sempre alla Nuova –. Non appena iniziate le riprese Mariangela mise il piede sui vetri di una bottiglia rotta e si fece male. Un incidente che condizionò le riprese: in tutte le scene seguenti veniva portata in braccio. E per le scene in piedi usammo sei controfigure». Ma questo non impedì la riuscita del film.

Un capolavoro, tanto che nel 2002 il regista britannico Guy Ritchie decise di fare un remake con l’allora moglie Madonna e Adriano Giannini. Tutto girato nelle stesse zone del primo “Travolti”. Il film fece flop, ma fu anche stroncato dalla stessa Wertmüller. «Il copione era mio, come per tutti i miei film, solo che loro ci hanno pasticciato sopra. Mi sono rifiutata di vederlo quando ho capito cosa avevano fatto – raccontò –. Sono stati proprio cretini, hanno cercato di fare un remake che somigliasse in tutto al mio film, girando persino negli stessi posti».

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