Le maschere di Samugheo e Fonni protagoniste al Carnevale di Venezia
L'Unione Pro Loco in trasferta con tre gruppi tradizionali. Riflettori puntati su Mamutzones, Urhos e buttudos e mascheras limpias
Una delegazione di 55 sardi rappresenterà l’isola al grande carnevale veneziano. È ormai un posto d’onore quello occupato dalle maschere della tradizione isolana all’ombra della basilica di San Marco visto che la regia della kermesse lagunare ospita la Sardegna ormai ogni anno mentre le altre regioni d’Italia devono accontentarsi di ruotare tra loro a turni di cinque. Ecco, dunque, al lavoro la grande macchina dell’Unione nazionale Pro loco d’Italia (Unpli), che in linea diretta con la sua sezione sarda, presieduta da Raffaele Sestu, porta in laguna i rappresentanti più autentici dell’antico popolo dei nuraghi. L’arrivo a Venezia è fissato per il prossimo lunedì 19 febbraio, da qui, sfilate ed esibizioni itineranti fino al martedì grasso ma anche incontri istituzionali a tema culturale e storico.
«A rappresentare l’isola quest’anno – spiega il presidente di Unpli Sardegna Raffaele Sestu – ci saranno ben tre gruppi. Intanto tutte le maschere tradizionali del carnevale fonnese con la presenza di Urthos e Buttudos e de Sas mascheras limpias. Poi Samugheo con i Mamutzones antigos». E ancora: »Anche quest’anno alla nostra isola è riservato il posto d’onore – prosegue il medico arzanese – e per la prima volta saremo rappresentati da ben tre gruppi. Anche da questo si può intuire quanto sia produttivo far parte di una grande famiglia operosa come l’Unpli nazionale che può contare su partnership importanti come quella della regia del carnevale veneziano. L’aspetto più importante è quello di portare in laguna la nostra cultura che qui si esprime con i rappresentanti più autentici dell’antica civiltà sarda».
Tra chi è chiamato a far risuonare i propri campanacci tra le meraviglie di Venezia, partecipare a una delle rassegne carnevalesche più importanti del mondo è motivo di grande orgoglio e responsabilità. «Avverrà una rappresentazione completa del carnevale fonnese, nel segno di una bellissima collaborazione tra realtà locali – sostiene Grazia Cugusi, presidente della Pro loco di Fonni –. È l’espressione di una intera comunità che ha il piacere e il dovere di raccontare la sua storia, i suoi riti. Queste occasioni, dimostrano quanto sia utile l’unità di progetto che esiste tra le Pro loco nazionali in chiave turistica. Queste, infatti, sono grandi occasioni di promozione dei territori: speriamo che il turista apprezzi il nostro carnevale e che scelga di venire a Fonni a farci visita».
Il presidente dell’associazione Urthos e buttudon conferma: «Una vetrina di livello mondiale – commenta Giuseppe Tatti –, che non solo esporta le maschere della tradizione fuori dal territorio, ma attira anche in Sardegna un numero cospicuo di visitatori. Venezia non rappresenta un punto di arrivo, ma il giusto riconoscimento per il lavoro continuativo fatto negli anni dal punto di vista culturale e di promozione turistica. Da qui in avanti si può lavorare con Venezia, per promuovere tutte le tradizioni popolari dell’isola». Il viaggio a Venezia sarà contraddistinto anche dalla presenza di tanti emigrati sardi: «Sono tanti i nostri conterranei che ci stanno contattando per conoscere luoghi e orari dei vari eventi – dice Gianni Mura, capogruppo dell'associazione Mamutzones antigos – e che quindi stanno manifestando una voglia matta di Sardegna. La missione comunque resta promuovere le tradizioni della nostra isola soprattutto dopo gli anni terribili della pandemia. Vogliamo dare grande spettacolo, lo spirito e quello di sempre: divertimento coniugato alla massima cura dei dettagli». Il presidente di Unpli Sardegna non ha dubbi: «La nostra presenza al carnevale veneziano – conclude Raffaele Sestu – è la sintesi dell’importanza delle tradizioni della Sardegna nel panorama nazionale e internazionale. Un connubio di spettacolo e ricerca inimitabile».