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Eugenio Marongiu spopola sui social: il gusto dello chef nell’estetica dei piatti

di Enrico Gaviano
Eugenio Marongiu spopola sui social: il gusto dello chef nell’estetica dei piatti

Cresce il successo del profilo creato dal giovane sardo grazie all’idea di puntare sulle immagini e gli ingredienti usati

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I social sono invasi da food blogger e ricette. Difficile emergere con qualcosa di originale e di diverso. E’ la strada che sta seguendo Eugenio Marongiu, chef di 37 anni che ha aperto da qualche anno un profilo Instagram che riflette appieno la sua personalità: “chef_taste_”. Un profilo che vanta oltre 14mila follower in cui Marongiu, originario di Muros alle porte di Sassari ma che ora vive a Trieste, punta sull’estetica e sugli ingredienti utilizzati per preparare un piatto.

«Per me – sottolinea lui – è importante che chi mi segue capisca che dietro ogni ricetta c’è un lavoro di ricerca su ingredienti, tipi di cottura, aromi, accostamenti. L’idea mi è venuta qualche anno fa e, insieme a un mio amico esperto di comunicazione, abbiamo pensato a questo tipo di lavoro. Un profilo che servisse anche da sostegno alla mia attività di chef a domicilio».

Un profilo che pian piano è cresciuto. «All’inizio è stato molto faticoso, poi però, man mano che si andava avanti, sono aumentati i contatti – sottolinea –. Una crescita legata al fatto che stiamo parlando di una cucina professionale anche se smart. Ho instaurato un rapporto molto bello con i follower. Ogni giorno capita di avere contatti con 40, 50 persone che chiedono consigli, cercano spunti, fanno domande sui piatti proposti. E’ stimolante e appagante».

Il metodo seguito. Si parte da una “storia” in cui si prende un argomento. Le ultime stories pubblicate riguardano il Giappone, un “lo sapevi” con un mucchio di curiosità, e ancora la reidratazione e il metodo per tagliare alcuni ingredienti. Alla fine della giornata in cui è stata pubblicata la storia, ecco la foto di un piatto legato a quell’argomento. «Sotto inserisco l’elenco degli ingredienti, niente ricetta però. Ci sono tanti che lo fanno. Io voglio far vedere cosa c’è dietro un piatto. Diciamo che do una linea guida. «Un tratto caratteristico del mio Instagram è che il piatto è sempre leggermente spostato sulla sinistra. Un piatto bello da vedere. Ecco l’estetica, che conta tantissimo. Sullo sfondo un tagliere. Per arrivare a questo tipo di foto sono stati utilissimi i suggerimenti di mio padre Toni, molto esperto in materia».

Eugenio Marongiu ha iniziato la gavetta facendo il lavapiatti in estate a Baja Sardinia. Poi il trasferimento a La Spezia dove è scoppiata la passione per la cucina. «Ho iniziato a fare dei corsi e degli stage, a studiare, a interessarmi sempre più. E così sono arrivati i primi contratti. Ho lavorato, fra gli altri, al Geovillage di Olbia, poi al Bambusa di Porto Rotondo e al Capo d’Orso a Palau. Quindi il trasferimento a Cagliari dove ho iniziato a fare sushi. Infine Trieste dove sono stato lo chef del Bagatto, ristorante segnalato con il piatto Michelin».

A spingere Marongiu c’è la voglia di sperimentare. «Anche i prodotti più semplici e banali possono aiutarti a fare un gran piatto. Valorizzare le verdure per esempio è un classico del mio lavoro. Una cucina che io chiamo vegetale e non vegana, termine che mi sembra più che altro legato a una moda».

Fra le attività anche l’adesione a Gronda, un portale internazionale che si presenta così: “Cucina come uno chef di fama mondiale”. «Chi è abbonato a Gronda – puntualizza – può accedere alle ricette complete che vengono inserite. Io ne pubblico almeno un paio al mese».

Ma non si può non parlare dei suoi miti. « Massimo Bottura ed Enrico Crippa sono dei grandi chef, anche umanamente parlando. La loro passione emerge appena vedi uno dei loro piatti».
 

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