Anglone gemelle, anche in Lucania esiste un territorio con lo stesso nome: patto di amicizia e persino la stessa patrona Santa Maria
A Tursi, in Basilicata, viene venerata, nella Basilica Minore, Maria Santissima Regina di Anglona
Tergu è uno dei comuni più piccoli, dal punto di vista demografico, dell’Anglona e anche uno dei più giovani avendo ottenuto l’autonomia amministrativa solo nel 1980. Delle antiche e ferree rivalità tra Osilo, Castelsardo e Nulvi fra cui il suo territorio era suddiviso rimane forse una debole eco nel benevolo campanilismo delle diverse comunità. La bellissima basilica romanica pare infatti fosse dotata di tre distinti ingressi, uno per ogni comunità, perché tutti, nonostante le rivalità e le pretese sulla stupenda chiesa, potessero presenziare l’8 settembre di ogni anno alle celebrazioni della festa di Nostra Signora di Tergu e seguire il bellissimo simulacro di marmo bianco nel suo pellegrinaggio verso l’antica abbazia benedettina. La chiesa con annesso monastero fu eretta molto probabilmente da Mariano I, giudice di Torres, nel 1113 e consacrata tra il 1127 ed il 1137. Il convento, donato all’ordine Cassinese, ospitava oltre cento monaci e grazie alle cospicue elargizioni giudicali e di privati, divenne ben presto il più importante di questo ordine monastico in Sardegna. La sua fortuna durò sino alla fine del 1400, annullata dal dominio aragonese. Forse anche in virtù di questo prestigioso passato la Madonnina di Tergu è stata eletta a patrona di tutta l’Anglona. La festa in suo onore in programma da ieri fino al 9 settembre, chiude in pratica le tante celebrazioni legate alla fine dell’annata agraria e all’inizio della nuova stagione che si tengono nelle comunità del territorio. Alla suggestiva processione partecipano ogni anno su invito del sindaco del paese Luca Ruzzu tutti i primi cittadini dell’Anglona. Ma Nostra Signora di Tergu non è la sola “Regina di Anglona”.
A Tursi, in Basilicata, viene infatti venerata nella sua bella Basilica Minore, Maria Santissima Regina di Anglona. Un filo conduttore che trova origine nella fede cristiana potrebbe unire quindi le due regioni così geograficamente lontane ma così vicine, l’Anglona e la Lucania, unite curiosamente dallo stesso coronimo e questa scoperta dona affascinanti misteri storici e religiosi da scandagliare e da studiare. Misteri che già stanno contribuendo a unire i due popoli attraverso una serie di studi e di iniziative. L’Anglona e la Basilicata stanno in effetti costruendo ponti politici e culturali per valorizzare le analogie. Nel mese di giugno a Tursi proprio nella Basilica Minore di Maria Santissima Regina di Anglona, Giovanni Ligios presidente dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e sindaco di Osilo e Salvatore Cosma, sindaco del comune lucano, hanno infatti sottoscritto la lettera di intenti che suggella il “Patto di amicizia” siglato nel novembre del 2022 e che porterà al gemellaggio. Alla cerimonia erano presenti sindaci e amministratori dei due territori interessati dal progetto. Il culto mariano aprirà quindi le porte a nuove opportunità e verranno tracciate strade da seguire in vari campi, considerando, per l’Anglona sarda e per l’Anglona lucana, la comune vocazione rurale, le affinità relative alle usanze, le tradizioni condivise, gli aspetti linguistici e le prospettive economiche. Il presidente Ligios non ha dubbi: «L’avvincente percorso avviato ci permetterà di approfondire la storia dei territori interessati, di creare rapporti proficui per le comunità, di confrontarci in diversi ambiti e magari ottenere risorse utili a valorizzare e promuovere sia lo sviluppo turistico che la promozione delle produzioni locali». E dal 25 al 28 settembre gli undici Comuni di questa Unione accoglieranno il sindaco e l’assessore alla Cultura di Tursi, il sindaco di Matera Domenico Bennardi e il sindaco di Montalbano Jonico e presidente della Provincia Piero Marrese per studiare insieme il progetto che porterà al gemellaggio e valutare forme di collaborazione.