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Sardegna Okinawa isole della lunga vita

di Giandomenico Mele
Sardegna Okinawa isole della lunga vita

La Longevity Fest a Porto Cervo per siglare il gemellaggio tra le due Blue Zone

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Un gemellaggio tra la Sardegna e le isole giapponesi di Okinawa nel segno della longevità. Il Consorzio Costa Smeralda, nella piazzetta della Marina di Porto Cervo, ha ospitato ad agosto la seconda edizione di Longevity Fest, con un gemellaggio che ha avuto come tema portante l’analisi antropologica e culturale della longevità, ponendo a confronto due tra le più importanti “Blue Zone” del mondo, l’isola di Okinawa e la Sardegna, alla presenza di ricercatori e specialisti in materia.

L'evento si colloca nell’ambito di una nuova tappa del programma di marketing territoriale “Insula – Sardinia Quality World”, promosso dall’assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio e dal Cipnes Gallura, per presentare i valori di unicità della destinazione Sardegna. Il progetto Longevity Fest, ideato e prodotto dal regista Pietro Mereu e dalla Ilex Production, è stato sviluppato e coordinato nella sua seconda edizione dal Consorzio Costa Smeralda e dalla divisione Agrifood e marketing territoriale del Cipnes Gallura, attraverso un talk di approfondimento. L’evento, con la conduzione della giornalista esperta di cultura gastronomica Eleonora Cozzella, ha visto la proiezione di un estratto del documentario sull’isola di Okinawa, “Kentannos”, diretto da Victor Cruz e prodotto da Kino Produzioni. Seguito da una tavola rotonda dal titolo “Okinawa e Sardegna: così lontane, così vicine”, in cui sono state esaminate le affinità e le diversità tra le due diverse Blue Zone. Oltre al direttore artistico, Pietro Mereu, regista e fondatore del Longevity Fest, il talk ha visto la partecipazione di Giovanni Mario Pes, ricercatore dell’Università degli Studi di Sassari e co-fondatore Blue Zone; Giovanni Scapagnini, medico ricercatore Blue Zone e, per la prima volta in Sardegna, Craig Willcox, gerontologo dell’Università di Okinawa. Nel corso della serata evento sono stati illustrati i contenuti dell’azione tematica “I sentieri del turismo enogastronomico”, un viaggio tra longevità e valori della dieta sardo-mediterranea, a cura di Massimo Masia, project manager Insula, con la partecipazione di Gianni Chessa, assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione. Ha chiuso la manifestazione una degustazione di preparazioni sardo-giapponesi, un vero e proprio “cross over” gastronomico tra Giappone e Sardegna, con la firma degli chef Angelo Serra di Insula e Roberto Okabe di Finger’s.

«Siamo lieti che tra le eccellenze sarde possa essere annoverata anche la longevità, una peculiarità del nostro territorio che è una ulteriore testimonianza del valore del contesto in cui viviamo – spiega il presidente del Consorzio Costa Smeralda, Renzo Persico –. Ospitare anche in futuro l’evento mondiale sulla longevità avrà per noi una valenza strategica, sia per la sua capacità attrattiva che per lo spessore culturale che presentano i suoi contenuti». Il responsabile della divisione Agrifood e marketing territoriale del Cipnes e project manager del programma Insula, Massimo Masia, sottolinea che «percorso di promozione e internazionalizzazione della destinazione Sardegna promosso dalla Regione Sardegna e dal Cipnes, amiamo raccontare una terra che è più del suo splendido mare e delle bianche spiagge, un luogo magico ricco di storia, biodiversità e simbolo di longevità e qualità della vita. Siamo una delle 5 “Blue Zone area” al mondo con il più alto rapporto centenari per abitanti, un mix di fattori genetici, ambientali, qualità della vita e valori nutraceutici degli alimenti alla base della dieta sardo-mediterranea».

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