La Nuova Sardegna

Tour dei teatri

Addio alle scene di Benito Urgu tra storie di vita e barzellette

di Enrico Gaviano
Addio alle scene di Benito Urgu tra storie di vita e barzellette

Il primo spettacolo il 5 aprile a Cagliari

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Un artista a tutto tondo, che calca le scene da oltre 65 anni. Benito Urgu è certamente uno degli uomini di spettacolo più conosciuti non solo in Sardegna ma anche al di là del Tirreno. E per festeggiare questa lunga carriera vuole dare l’addio alle scene in questo 2024. Per questo ha deciso di iniziare questo distacco con un nuovo lavoro che esordirà all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari il 5 aprile: “Benito Urgu #Forever”. «Sarà uno spettacolo con tante cose inedite o poco conosciute – dice il comico e musicista sardo –. È ci saranno anche molte sorprese. In questi anni ho imparato tante cose, ho studiato. E per migliorare ho usato l’università della mia gente. È stato un viaggio bellissimo e quindi adesso voglio raccontare qualcosa che avevo nascosto e tenuto in serbo per tutti gli amici».

Si parla di ultima tappa della carriera, e la prima rappresenta un regalo fatto alla piazza di Cagliari a cui lui è molto affezionato. «Ho sempre avuto poco tempo per la città. Ma non posso dimenticare che Cagliari è stato un trampolino di lancio importantissimo per la mia carriera. Le prime cose che ho fatto sono state proprio qui, collaborando con il circo di Cagliari. Da loro ho imparato tantissimo». Urgu da grande affabulatore parla e fa divertire tutti. Racconta, recita monologhi e ogni tanto infila una delle sue barzellette. E rivela i primi passi da cantante. «Successe a Oristano, avevo 18anni. Il circo era lì per la festa del Rimedio. E c’era un piccolo palco fuori dal tendone in cui si esibiva una coppia emiliana. Così una volta timidamente chiesi di cantare. Feci Rock around the clock, uno standard internazionale di rock and roll. Fu un successo e dunque ogni giorno mi facevano salire sul palco per cantare una canzone, proprio quella».

Poi sono arrivati i Barrittas, successi come Gambale twist e Wisky, birra e Johnny cola, la tv, e ancora Sexy Fonni e altre. «Fu un grande periodo, ci divertimmo tanto. Devo anche dire che tutti i pezzi che sfornammo nascevano dall’osservazione dei personaggi intorno a noi».

L’elenco della poliedrica attività di Urgu è lì a raccontare quello che ha fatto in questi sei decenni: sette film, quindici fra programmi tv (collaborando con gente come Chiambretti, Panariello, Frassica) e lavori teatrali, circa un centinaio di incisioni fra musicassette, lp e 45giri. «Sono legatissimo alle cassette audio in cui raccontavo le barzellette. Nonostante l’assenza delle immagini, la gente si immedesimava in quelle brevi e divertenti storie. Ancora oggi incontro persone che ricordano a memoria quelle storielle».

Tornando a “Benito Urgu # forever”, l’artista oristanese svela qualche altra cosa. «Ci sarà spazio per i racconti, la musica e le barzellette. E ci sarà anche qualche ospite, a sorpresa chiaramente. Insomma io la vedo come una grande festa da condividere con i tanti amici che mi hanno seguito in questi anni». Cagliari rappresenta semplicemente una tappa di quella che a tutti gli effetti sarà una tournée. «Stiamo lavorando con il mio agente per una serie di date che toccheranno diversi teatri sardi. Mi intriga molto la possibilità di fare uno spettacolo al chiuso. Intendiamoci, la piazza è bella, è stata la mia prima palestra. Ma in teatro la gente è più attenta, concentrata. Per chi si esibisce sul palco, un motivo in più per dare il meglio di se stesso».

La presentazione di “Benito Urgu #Forever” è stata fatta ai Giardini dell’Athlon, in via De Gioannis a Cagliari. I biglietti saranno in vendita online da oggi nel circuito www.boxofficesardegna.it

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