La Nuova Sardegna

Talent show

Da Instagram a Rai Due il successo di Bandito ovvero Antonio Meleddu di Sassari

di Federico Spano
Da Instagram a Rai Due il successo di Bandito ovvero Antonio Meleddu di Sassari

Con il suo brano “Nonostante tutto” ha vinto la sfida contro tre cantanti della Liguria

24 giugno 2024
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Le sue versioni in sardo delle canzoni di Tananai, Lady Gaga, Antonello Venditti e Bruno Mars sono diventate virali su Instagram, con centinaia di migliaia di visualizzazioni. Quando domenica scorsa è apparso su Rai Due, nelle finali nazionali della Performer Cup, lo hanno riconosciuto in tanti. Ma la vera sorpresa, per molti, è stata scoprire che il cantante sassarese Antonio Meleddu , in arte Bandito , è anche un bravissimo autore e compositore. Il 22enne, infatti, ha cantato il suo brano intitolato “Nonostante tutto”, suonando la chitarra acustica e finendo scalzo sul palco. Una esibizione che ha convinto i conduttori del talent show Valentina Spampinato e Garrison Rochelle e che ha consentito alla squadra della Sardegna di battere la Liguria in questa sfida di canto.

Bandito, com’è nata la sua passione per la musica?

«A dieci anni mi è stata regalata la mia prima chitarra classica, strumento che ho studiato al Canopoleno all'ora di musica delle medie. La professoressa Anna Maria Pirisi aveva subito notato le mie capacità e mi ha sostenuto in questa mia passione. È proprio davanti a lei e ad altri compagni che ho cantato per la prima volta in pubblico: Hotel Supramonte di Fabrizio De Andr é ».

Oltre a cantare in sardo canzoni famose, scrive i suoi brani.

«Verso la fine dei tredici anni ho scritto la mia prima canzone, in inglese, poi ho iniziato a scrivere in italiano, in spagnolo e anche in sardo. Avrò scritto almeno 170 brani».

È di Sassari, ma conosce molto bene il sardo.

«Mio padre è di Sorgono mentre mia madre parla il logudorese. Nelle mie versioni in sardo unisco termini delle due varianti di sardo e mi faccio aiutare da mio padre per i termini più difficili».

Sui social inizia ad avere un buon seguito, la formula dei brani tradotti in sardo è apprezzata dai suoi follower?

«La risposta della gente è molto positiva, anche inaspettatamente, direi. Ogni tanto arrivano commenti che non sento di meritare. Una persona ha scritto “sei l'orgoglio della Sardegna”, ma io non ritengo di meritare un complimento di questo genere. Vedo molto affetto, le persone provano stima per me e per quello che sto facendo. Vedo anche molta volontà da parte della gente di promuovere questi progetti che valorizzano la cultura sarda. Non sono l’unico a far contenuti musicali in sardo sui social. Il mio lavoro fa parte di un progetto spontaneo di valorizzazione e di riscatto della cultura sarda».

Che tipo di studi ha fatto?

«Dopo il liceo mi sono iscritto alla facoltà di Filosofia a Firenze, ma dopo due anni ho deciso di fermarmi per dedicarmi completamente alla mia grande passione: la musica. Avere dietro una famiglia che mi sostiene è un vero privilegio. E alla luce di questo, devo impegnarmi ancora di più per fare qualcosa di buono. Quest’anno inizierò a frequentare un corso triennale di composizione e arrangiamento pop rock al Conservatorio di Milano».

Quali sono i suoi progetti per il futuro?

«Questa settimana uscirò con il brano “Dopo i 20 anni”, creato per un contest. Così ho deciso di dare il via, con questa canzone, a una serie di pubblicazioni per arrivare alla fine dell’estate con un Ep. Per il futuro sicuramente pubblicherò come non ho mai fatto prima. I brani li registro nella mia cameretta, dove ho un home studio, a volte mie sorelle Irene ed Elisabetta mi aiutano con i cori, e per alcune parti mi faccio dare una mano da amici musicisti».

E per chi ha apprezzato i reel delle canzoni famose tradotte in sardo, Bandito a breve inizierà a pubblicare i brani completi su YouTube e su Instagram. Su Spotify, invece, pubblicherà solo le sue canzoni originali.

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