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Le pizze vintage della “Dea Madre”, Rosaria Circu: «Bombe di gusto»

di Paolo Camedda
Le pizze vintage della “Dea Madre”, Rosaria Circu: «Bombe di gusto»

La chef: «La bottarga è un valore aggiunto che vale il 90% della bontà»

13 settembre 2024
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Quello fra bottarga e pizza è un binomio che si sta affermando con sempre maggior convinzione in tutta l’isola. Negli ultimi anni sono infatti diversi i pizzaioli che si sono cimentati nell’utilizzo delle prelibate uova di muggine, grattugiate o a tacche, nelle loro ricette. A Cabras c’è sicuramente Rosaria Circu, chef del Ristorante della pizza “Dea Madre”, nel centro storico del paese, che con le sue creazioni culinarie sarà protagonista anche al Festival. «La bottarga è per una pizza un valore aggiunto, che vale il 90% del gusto – sostiene la pizzaiola cabrarese –. Si può utilizzare sia con pizze semplici sia con pizze complesse. Quando creo le mie pizze, quel valore aggiunto finale potrebbe essere dato da acciughe, da qualcosa di salato o da qualche formaggio particolare. Invece no, ci metto la bottarga e così ho fissato un gusto esplosivo che è unico e va oltre i sapori classici».

Ma che gusto ha una pizza alla bottarga, per chi non l’ha mai mangiata o non è abituato a mangiarla? «È secca, un po’salata – spiega Rosaria –, e si abbina benissimo ad esempio al melone del Sinis, che invece rimane umido e dolciastro. Una vera bomba di gusto, da assaggiare assolutamente».

Grazie alla Pizza Sinis, l’ultima delle pizze da lei ideate con la bottarga come ingrediente speciale, nei mesi scorsi Rosaria Circu ha vinto la tappa sarda del Campionato del Mondo di pizza nella categoria Pisarda. Ora, ad inizio ottobre, gareggerà a Pomezia, in provincia di Roma, nelle finali per il titolo iridato. «La Pizza Sinis sarà quella che porterò a concorrere al Festival della bottarga ed è fatta integralmente con prodotti del territorio – racconta –. È una pizza di base bianca con melone del Sinis, tagliato a fette sottili, e una bella spolverata di bottarga con anche qualche scaglia messa separatamente. Infine un po’d’olio d’oliva Semidana, sempre del territorio».

Ma dalla creatività di Rosaria sonno arrivate anche altre proposte di pizza con la bottarga. «Se devo citare una pizza a base di bottarga che ha avuto da subito ottimi riscontri da parte dei clienti, questa è sicuramente la Pizza Eugenio – afferma Rosaria –. Le ho dato il nome di mio padre perché viene fatta con il sugo della burrida, un po’di mozzarella, muggine di Cabras sfilacciato e anche in questo caso una bella spolverata di bottarga con un po’di prezzemolo».

Rosaria sottolinea: «Per me è riduttivo persino chiamarla pizza, perché si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo. Volevo creare una pizza che mi riportasse indietro nei tempi che furono. Perché a fare le pizze classiche possono riuscire tutti, applicandosi. Ma io volevo qualcosa che mi ricordasse i tempi andati e che fosse fatta esclusivamente con prodotti del territorio: le farine sono di Sardo Sole, la mozzarella è di Arborea, il muggine è del Consorzio Pontis e la bottarga è di Spanu. Per cui questa è una pizza 100 per cento cabrarese».

Il tris delle pizze alla bottarga di Rosaria è completato dalla “Pizza Tharros”. «Rimane sempre di base bianca – spiega, descrivendo la ricetta – con zucchine a julienne e una bella spolverata di bottarga, che naturalmente non può mancare». Rosaria precisa: «Le mie pizze sono definite dagli esperti “gourmet”, ma a me piace di più chiamarle “vintage”».

Chi verrà al Festival potrà assaggiare le sue gustose creazioni: «Invito tutti ad avvicinarsi per conoscere la storia della bottarga e assaporarne il gusto – afferma –. Un prodotto eccezionale, unico nel suo genere. Chi verrà potrà assaggiare anche le nostre pizze Sinis e Tharros. Dea Madre non è una pizzeria classica, ma un vero e proprio ristorante della pizza, dove con le mie creazioni cerco di riprodurre gli antichi sapori della nostra terra. Mi piacerebbe molto riuscire a trasmetterli, attraverso le mie pizze, anche alle nuove generazioni».

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