La Nuova Sardegna

I ciak

“Portobello”, Fabrizio Gifuni sarà Enzo Tortora: il set tra Sassari, Cagliari e Oristano

di Fabio Canessa
“Portobello”, Fabrizio Gifuni sarà Enzo Tortora: il set tra Sassari, Cagliari e Oristano

Nel cast della serie di Marco Bellocchio anche Romana Maggiora Vergano, Alessandro Preziosi e Barbora Bobulova

25 settembre 2024
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Primo ciak a Roma di “Portobello”, la serie su Enzo Tortora diretta da Marco Bellocchio che sarà girata in parte anche nell’isola, con il supporto della Sardegna Film Commission, tra Cagliari, Oristano e Sassari da metà ottobre al 7 novembre.

Nel frattempo continua, in particolare nel territorio della città che ospiteranno la troupe, la ricerca di comparse oltre che di attori e attrici anche non professionisti per figurazioni speciali con battute. Con l’avvio delle riprese nella Capitale intanto è stato svelato il cast che vede nel ruolo principale Fabrizio Gifuni, già diretto da Bellocchio in altre occasioni, affiancato da Romana Maggiora Vergano (l’attrice lanciatissima dopo la partecipazione in “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi), Lino Musella, Barbora Bobulova, Alessandro Preziosi e Fausto Russo Alesi ormai immancabile nei lavori del grande regista emiliano che sta per compiere 85 anni ma non ha perso la voglia di raccontare storie, spesso incentrate sul passato recente dell’Italia, e continua a dimostrare un’energia davvero invidiabile considerando l’età.

La serie articolata in sei episodi, prodotta da Our Films insieme a Kavac Film, in coproduzione con Arte France e in collaborazione con The Apartment Pictures, racconterà la vicenda di Enzo Tortora, accusato nel 1983 da alcuni collaboratori di giustizia di essere parte di un’associazione camorristica dedita al traffico di stupefacenti, recluso in carcere e processato per anni prima di essere definitivamente assolto da ogni accusa nel 1986.

«Tortora – evidenzia il regista – subì una grande ingiustizia: arrestato, processato e condannato, fu completamente assolto solo dopo una lunga odissea giudiziaria. Era un lottatore, ma la lotta lo fece ammalare e morire. Non ne farò un santino, scaverò dentro di lui in una serie perché un film non può contenerlo».

Uno dei padri della tv italiana che sarà ricordato con questa serie dal titolo “Portobello”, ripreso ovviamente da quello della famosa trasmissione condotta dallo stesso Tortora dal 1977 al 1983 e poi nel 1987 dopo la fine del calvario giudiziario quando per la ripresa esordì con la frase entrata nella storia «Dunque, dove eravamo rimasti?». Un ritorno in tv che sarà breve: Tortora morirà l’anno successivo.

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