La Nuova Sardegna

La sposa nel vento, di Giovanni Coda si aggiudica il primo posto nella classifica dei film più premiati nel 2022: 57 festival e ben 91 premi. Con questi numeri il film prodotto dalla romana Movie Factory ha scalato la vetta della speciale classifica certificata dall’autorevole rivista cinematografica “Cinemaitaliano.info” dei film più premiati al mondo, usciti in sala, nell’anno 2022. Una classifica nella quale sono presenti registi del calibro di Giuseppe Tornatore, Mario Martone, Roberto Andò e Gianni Amelio e che ha messo in risalto le presenze dei film nei festival internazionali e i premi ufficiali ricevuti. «Con questo ulteriore riconoscimento – dice Giovanni Coda – si chiude una delle stagioni distributive più intense della mia carriera. Sono davvero molto felice, e non potrebbe essere altrimenti, dei risultati che il film ha conseguito in tutto il mondo. Questo riconoscimento lo dedico alla memoria di Adriano Aprà che recentemente ci ha lasciato e ha lasciato un vuoto incolmabile nel sostegno e nella promozione della cinematografia indipendente».

L’opera ha recentemente terminato il suo periodo distributivo con un riconoscimento multiplo al “Global Nonviolence Film Festival” diretto da Daria Trifu - Member of the European Film Academy, aggiudicandosi importanti riconoscimenti: Best Editing (Giovanni Coda) Best Music (Irma Toudjian, Max Fuschetto, Marco Rosano, Andrea Andrillo, Arnaldo Pontis, Matteo Casula, Ottavio Farci e Veronica Maccioni). - Best Actress Renata Manca - Best Producer Design Giovanni Coda - Best Cinematography Maurizio Abis (Bibigula) - Best Director Giovanni Coda e Best Feature Docudrama al produttore Francesco Paolo Montini (Movie Factory Roma).

"La sposa nel vento” era stato presentato in anteprima mondiale negli Stati Uniti è dedicato alla violenza di genere e vede la partecipazione prestigiosa nel cast dell’attrice Serra Yilmaz e dell’attore Lorenzo Balducci.

Da trent’anni Giovanni Coda è attivo sul fronte del cinema e della fotografia sperimentale e di una militanza di genere, attraverso cui porta avanti temi difficili dalla forte connotazione sociale. Con “La sposa nel vento” affronta il tema morale del femminicidio e della violenza sulle donne e si ispira a tante storie di figure femminili di culture e origini diverse, unite da un messaggio di denuncia e allo stesso tempo di speranza. Tra loro è rappresentata anche la figura di Antonia Mesina, la giovane orgolese vittima dell’efferato omicidio avvenuto nel 1935 e beatificata nel 1987 da Giovanni Paolo II.