Stelle Michelin, la Sardegna tra addii e new entry: ecco tutti i nomi
Nell’edizione 2025 non ci saranno Deidda e Camedda. L’isola parte da quattro riconoscimenti, due in meno rispetto allo scorso anno
Martedì 5 novembre sarà la giornata delle Stelle 2025. Quelle assegnate dalla Michelin, la guida mondiale più prestigiosa per i ristoranti. La Sardegna parte da quattro Stelle. Due in meno rispetto a quelle dell’edizione 2024. Tutto già deciso, prima ancora della proclamazione delle nuove stelle. Questo perché due attività premiate lo scorso anno e negli anni precedenti hanno chiuso i battenti. Si tratta del Corsaro di Cagliari, un pezzo della storia della cucina sarda, perché lo chef Stefano Deidda ha traslocato con le sue straordinarie conoscenze a Siviglia per un nuovo progetto. Secondo addio è quello di Salvatore Camedda, giovane chef di Cabras, a causa della chiusura della sala dedicata al ristorante da parte della struttura alberghiera che ospitava il locale messo in luce negli ultimi anni dal bravissimo professionista.
Restano in piedi e vanno verso la riconferma altri 4 ristoranti: i Fradis Minoris di Nora, con il sassarese Francesco Stara ai fornelli, unico isolano con questo riconoscimento nella nostra regione, Italo Bassi al Confusion di Porto Cervo, Luigi Bergeretto al Fuoco Sacro di San Pantaleo, e Gusto by Sadler a San Teodoro. La caduta del 33 per cento delle stelle Michelin in Sardegna ha comunque acceso la speranza che ci possa essere qualche novità e qualche ristorante possa avere una stella Michelin nell’edizione 2025.
Fra i papabili si fanno i nomi de La Saletta di Alghero, con lo chef catalano Luca Chessa , e di due locali di Cagliari: Amano, ai fornelli Vincenzo Sorvillo, e Terra di Palazzo Tirso, chef il sardo Alessio Signorino. Qualche chance potrebbe nutrire anche Gli Uffici, chef Tommaso Sanguedolce, sempre a Cagliari, anche se di recente apertura.
In Italia due i sardi che contano una Stella: Carlo Melis con In viaggio a Merano e Marco Marras all’Osleta a Cavaion Veronese. Oltre alle stelle, la Michelin assegna altri riconoscimenti ai ristoranti che si distinguono nel loro lavoro. Nell’isola 8 hanno la segnalazione per il miglior rapporto qualità prezzo.
A Cagliari ChiaroScuro, Josto, Cucina.Eat, Old Friend, poi Sa Mandra ad Alghero, Su Gologone a Oliena, Trattoria Margherita ad Arborea, Coxinendi a Sanluri. Segnalati nella guida rossa 2024 anche Sa Domu Sarda a Cagliari, Da Nicolo a Carloforte, Belvedere a Santa Margherita, Osteria De’ Mercati a Sassari, Musciora ad Alghero, Il Portolano a Porto San Paolo, Essenza Bistrot a Olbia, Finger’s a Porto Cervo, Dulchemente a Olbia, Mesadoria a Valledoria, Frades La Terrazza a Porto Cervo, Bacchus a Olbia, S’Andira a Santa Reparata, Da Severino a Senorbì, Al Tonno di corsa a Carloforte, La Saletta di Alghero, La Gritta di Palau, Li Lioni a Porto Torres, Deste a Porto Rotondo, Luigi Pomata a Cagliari, Sa Cardiga e Su Schironi a Capoterra, Phi a Baja Sardinia, Il Pavone ad Alghero, il Corsaro Nero a Marina di Arbus, Sa Corte a Oliena, Sarti del Gusto a Cagliari, Il Caminetto a Cabras, La Stella Marina a Cagliari, St Remy a Cagliari, Belvedere a Porto Cervo, Millo a Santa Teresa, Lu Pisantinu ad Arzachena, Il Pescatore a Cala Gonone, Su Murrai a Riola Sardo, Capogiro a Naja Sardinia, Duanima e Amano a Cagliari.