La Nuova Sardegna

Comicità

Pino e gli anticorpi: 30 anni di risate tra teatro, televisione e grandi classici

di Roberto Sanna
Pino e gli anticorpi: 30 anni di risate tra teatro, televisione e grandi classici

Michele e Stefano Manca in tour con lo spettacolo “Zeitgeist” ripercorrono le tappe della lunga carriera

15 novembre 2024
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Trent’anni e non sentirli, vissuti in continua evoluzione. I fratelli Michele Manca e Stefano Manca, per tutti “Pino e gli Anticorpi”, si avviano verso la nuova stagione con un carico di esperienza importante sulle spalle ma ancora tanta voglia di andare avanti in sintonia con quelli che sono i canoni degli spettacoli e del pubblico di adesso.

Gli esordi «A ripensarci, nel 1994 siamo saliti sui primi palcoscenici pervasi da un mix di ansia e incoscienza – raccontano –. Più incoscienza che ansia, diciamo. I tempi erano molto diversi, pensate che non avevamo nemmeno il radiomicrofono. E per lo spettacolo andavamo avanti con un canovaccio, più che su una scrittura di testi vera e propria. In compenso, l’ambiente era molto diverso: nei locali si beveva tantissimo e soprattutto si fumava alla grande, era impossibile vedere le facce della gente oltre la sesta fila... Era un livello di esposizione assurda, si andava alla scoperta di un nuovo mondo. Per noi era un grande divertimento, soprattutto, eravamo ancora studenti e i nostri progetti di vita e lavorativi erano rivolti verso altre direzioni. La scelta di fare una professione di quella serate è arrivata più avanti, una scelta che potremmo definire quasi obbligata: è stata la vita, come si suol dire, a scegliere per noi. Non abbiamo nemmeno avuto modo di pentirci proprio perché siamo stati obbligati dalle situazioni e, onestamente, abbiamo vissuto esperienze importanti: la possibilità di viaggiare in lungo e in largo, studiare, vedere altre realtà da una prospettiva diversa. Una ricchezza che con altri lavori non avremmo mai accumulato, siamo pendolari estremi ma ne è valsa la pena».

Il presente Televisione, tour teatrali, gestione del Teatro Parodi a Porto Torres, un piccolo gioiello che sta rifiorendo, serate in un locale storico sassarese come l’Atrium. Le cose da fare per festeggiare i trent’anni non mancano: «I grandi classici li stiamo riproponendo su Only Fun sulla Nove – dicono i fratelli Manca –. Anche qui, guardandoci indietro sembra di avere una miniera inesauribile, la realtà è che quegli stessi personaggi nel corso del tempo si sono evoluti: Pino la Lavatrice, per esempio, nasce col cappellino e il chiodo e adesso ha la parrucca perché nel frattempo ci sono stati gli studi da clown. Ci chiedono tanto ancora gli sketch della Giulietta, il cane Fuffi, don Cabeccia. Stiamo portando avanti il tour teatrale dello spettacolo Zeitgeist che va dal nord al sud dell’Italia alla Sardegna più profonda. Il 22 dicembre saremo al Parodi per svelare quello che sarà l’embrione del nuovo spettacolo, anche per risvegliare una piazza che ha grandi potenzialità, poi qualche tappa all’Atrium di Sassari dove faremo uno spettacolo anche il giorno di Natale. Col cinema abbiamo fatto in tempo a far uscire “Doppia coppia”, diretto da Igor Biddau che presenteremo a Roma, ma per le produzioni indipendenti la tax credit è un grosso ostacolo».

Il pubblico La sorpresa, per chi guarda da fuori, è quella di vedere Pino e gli Anticorpi circondati dal solito pubblico: «Non è cambiato molto in questi trent’anni: eterogeneo, trasversale, con tante famiglie che vengono a vederci anche con i figli. Anche per questo stiamo pensando a proporre qualche spettacolo a un orario più adatto, per esempio le 19,30, così poi si può andare a casa, cenare e far dormire a orari decenti i ragazzi e i bambini che vanno a scuola. Tutto questo lo abbiamo colto recentemente nelle serate all’Atrium, pensavamo di trovare un certo tipo di pubblico, interessato magari anche alla discoteca, invece c’era sempre il “nostro” pubblico. Portiamo avanti lo spirito dei nostri tempi comici, ma dopo trent’anni siamo ancora qui, con tante idee».

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