La Nuova Sardegna

Cinema

La top ten dei migliori film del 2024

di Fabio Canessa
La top ten dei migliori film del 2024

Tra gli italiani spicca la poesia di “Vermiglio” di Maura Delpero. Poi Clint Eastwood, Wim Wenders e Jonathan Glazer

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Fine anno, tempo di classifiche e anche noi non ci esimiamo dal fare una top ten dei film preferiti. Per la scelta è stato seguito il criterio più usato, quello di prendere in considerazione i lungometraggi usciti nelle sale italiane negli ultimi dodici mesi. Alcuni titoli sono recuperabili sulle diverse piattaforme streaming.

10) Povere creature Favola dark, stravagante e irriverente con protagonista un’esplosiva Emma Stone che con il regista greco Yorgos Lanthimos ha creato un fortunato sodalizio. Ritmo narrativo sostenuto e grande forza visiva.

9) Giurato numero 2  Anche ultranovantenne Clint Eastwood continua a fare cinema e sempre con elegante classicismo e mirabile lucidità. Un thriller processuale che riflette sui concetti di verità e giustizia, mettendo lo spettatore nei panni del protagonista costretto ad affrontare un terribile dilemma morale.

8) Past Lives Raffinato melò firmato da Celine Song, il racconto di un amore mancato che parla del gioco del destino e riflette sull’identità. Con un finale bellissimo e commovente che sublima il delicato percorso narrativo del film.

7) Los colonos Western revisionista latinoamericano, diretto dal cileno Felipe Gálvez Haberle, basato su una pagina di storia poco conosciuta: il massacro dei nativi abitanti nella Terra del Fuoco. Un film dal chiaro discorso politico, con un’affascinante fotografia.

6) Il ragazzo e l’airone Uscito nelle sale proprio all’inizio dell’anno è l’ennesima perla di Hayao Miyazaki. Racconto di formazione ed elaborazione del lutto, tra realtà e la fantasia sconfinata del maestro dell’animazione. Un’opera stratificata e magari imperfetta, ma visivamente sempre meravigliosa.

5) I delinquenti Difficile da definire quanto sorprendente il lungometraggio di Rodrigo Moreno. Un film sulla libertà che non è solo quella anelata dai personaggi, ma è anche riflessione sulla forma, la costruzione narrativa, il concetto del tempo e l’alone di mistero che sta dietro a una storia.

4) Do Not Expect Too Much from the End of the World Portato nelle sale dalla casa di distribuzione cagliaritana Cat People, il film di Radu Jade è una densa opera satirica dove il geniale regista rumeno si diverte a giocare con l’eterogeneità del linguaggio per immagini, il presente e il passato.

3) Vermiglio Per distacco il miglior italiano dell’anno. Maura Delpero tratteggia con grande misura l’affresco di un mondo scomparso, della cultura rurale di un passato ancora recente, toccando con sensibilità anche il tema della condizione femminile. Puro realismo poetico.

2) Perfect Days Il tedesco Wim Wenders gira in Giappone, omaggiando quello che considera il più grande regista di sempre: Yasujiro Ozu. Un inno alla ricerca della bellezza nelle piccole cose, alla filosofia del vivere giorno per giorno per trovare la serenità e superare il dolore. Un film che riempie il cuore.

1) La zona d’interesse Nessun dubbio sull’assegnazione del primo posto, quello di Jonathan Glazer è un autentico capolavoro in cui forma e contenuto coincidono: una potente riflessione sullo sguardo e la banalità del male. L’opera definitiva sulla Shoah.

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