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Su Netflix arriva “Il Gattopardo”: la sassarese Astrid Meloni con Kim Rossi Stuart e Benedetta Porcaroli

di Fabio Canessa
Su Netflix arriva “Il Gattopardo”: la sassarese Astrid Meloni con Kim Rossi Stuart e Benedetta Porcaroli

Nel cast anche Saul Nanni e Deva Cassel. Regia di Tom Shankland, Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti

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Esplorare con lo sguardo di oggi temi che si tramandano da secoli e sono universali: il potere, l’amore e il costo del progresso. Così si presenta la miniserie “Il Gattopardo”, da oggi su Netflix, e giocando sulla frase più famosa del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (e dell’adattamento cinematografico di Luchino Visconti) si può pensare che i creatori-sceneggiatori, Richard Warlow e Benji Walters, abbiano seguito questo obiettivo avendo bene in mente le parole «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi».

Forzandone ovviamente il significato nell’ottica della trasposizione di un’opera senza snaturarla, ma modernizzandola. Una coproduzione internazionale per un progetto ambizioso, sviluppato in sei puntate con la regia del britannico Tom Shankland affiancato per il quarto episodio da Giuseppe Capotondi e il quinto da Laura Luchetti (regista legata alla Sardegna dove ha girato il film “Fiore gemello” nel 2018). Interpreti principali Kim Rossi Stuart nei panni di Don Fabrizio Corbera principe di Salina, Benedetta Porcaroli in quelli di sua figlia Concetta, Deva Cassel come Angelica, Saul Nanni nel ruolo di Tancredi e l’attrice sassarese Astrid Meloni nella parte della principessa consorte del protagonista Maria Stella di Salina.

«L’esperienza sul set – racconta – è stata straordinaria. Tom è un regista immenso, con un cuore puro, che mette passione e cura estrema in tutto quello che fa. Ha saputo renderci famiglia, dare valore a ognuno di noi, proteggere le nostre fragilità, illuminare le doti. Ci siamo voluti e ci vorremo sempre molto bene. Cose così capitano poche volte nella vita e io mi sento davvero fortunata ad avere avuto questa opportunità».

Un ruolo importante per Astrid Meloni, quello che nel suo capolavoro del 1963 Visconti aveva affidato a Rina Morelli inserendola in un magnifico cast al fianco di Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale per citare solo le parti principali. «Ma la serie – precisa – non vuole essere un remake del film. Certo l’ho visto prima, ma ho scelto di rileggere il libro e di fidarmi della sceneggiatura e delle sue infinite sfumature». Sicuramente un personaggio complesso che va visto oltre la semplice immagine di moglie devota alla quale superficialmente si potrebbe abbinare non andando a fondo nella lettura del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

«Interpretare Maria Stella è stato magico. Una donna forte, salda, coraggiosa nel senso più stretto del termine. La mater familias che molto ha anche a che vedere con la cultura sarda antica». Una serie che si misura con una storia diventata un classico della letteratura e del cinema, un racconto ambientato in Sicilia durante i moti del 1860.

L’aristocrazia locale si sente minacciata dall’unificazione italiana e Don Fabrizio Corbera, principe di Salina, si rende conto che il futuro della sua casata e della sua famiglia è in pericolo. Per non soccombere sarà costretto a stringere nuove alleanze, anche se questo significherà andare contro i suoi principi, fino a trovarsi di fronte a una scelta difficile che riguarda i sentimenti dell’adorata figlia Concetta.