Trippa, cordula e fave da portare a casa
Nel 2018 Gabriele Mura e la moglie Daniela Cau hanno aperto a Porto Torres “Il pranzo è servito”, un punto di riferimento per il catering con focacce gourmet, panini dai sapori ricercati e soprattutto piatti della tradizione
Quando si parla di gastronomia, spesso si pensa a un luogo in cui trovare i soliti piatti pronti: cotolette, patatine fritte e poco altro. Ma a Porto Torres, in viale delle Vigne 38, c'è un posto che ha completamente ribaltato questa idea. "Il pranzo è servito" non è la solita gastronomia, ma un vero e proprio laboratorio del gusto, dove tradizione e innovazione si incontrano per offrire un'esperienza culinaria salutare con un occhio alla sostenibilità e agli sprechi. A raccontarci questa storia è Gabriele Mura, che insieme a sua moglie Daniela Cau, ha aperto "Il pranzo è servito" nel 2018. «Ho fatto tanta gavetta in giro per l’Italia, sulle navi e nei ristoranti più rinomati. Poi mi sono sentito pronto e ho deciso di aprire qui, perché mancava una realtà come questa», racconta. La sua gastronomia punta sulla qualità e sulla varietà, offrendo piatti che vanno ben oltre il “take away”. Accanto alle proposte più tradizionali, ci sono specialità gourmet e piatti della cucina sarda che difficilmente si trovano in una gastronomia comune.
«Ci teniamo alla tradizione: prepariamo trippa, cordula, piedini d'agnello, fave, piatti che normalmente non si trovano nelle gastronomie», spiega Gabriele. Il lavoro dietro le quinte è intenso. Ogni giorno, lui e sua moglie si alzano alle quattro del mattino per preparare tutto con cura e attenzione ai dettagli. Ogni giorno il menù cambia e viene pubblicato online, permettendo a lavoratori, uffici, ambulatori medici e anziani di scegliere cosa mangiare.
«Ci leggono, scelgono, ordinano e noi serviamo piatti di qualità, sempre freschi», dice con soddisfazione. Il successo non si è fatto attendere. Dopo aver conquistato i clienti locali, “Il pranzo è servito" ha iniziato a ricevere richieste di catering in tutta la provincia di Sassari. «D'estate ci dedichiamo esclusivamente al catering, lavoriamo per matrimoni ed eventi. Grazie alla qualità del nostro cibo, il passaparola ha funzionato e la nostra clientela è cresciuta enormemente», afferma Gabriele. Anche qui la chiave è stata la differenziazione: stop ai panini con salame e alle tipiche pizzette, nel catering di Gabriele e Daniela si punta su focacce gourmet e panini dai sapori ricercati. Oltre alla tradizione e all'innovazione, c'è un altro valore chiave: la sostenibilità.
«Cucino per non far avanzare nulla. Spreco zero, è una regola», sottolinea. Anche i piccoli dettagli fanno la differenza: non utilizza aglio ma oli aromatizzati preparati da lui personalmente, come l'olio temperato all’aglio, ottenuto attraverso un processo lento e accurato. «Si porta l'olio a 65 gradi con 4 spicchi d’aglio, si lascia riposare per un giorno e poi si filtra: così si ottiene un prodotto di qualità superiore, perfetto per esaltare i sapori, ma soprattutto facilmente digeribile», racconta. Il successo de "Il pranzo è servito" non è frutto del caso, ma di un percorso costruito con dedizione e competenza.
«È stata una scommessa vinta, passo dopo passo», conclude con orgoglio. Ma per Gabriele e Daniela non si tratta solo di cucina, è una vera e propria missione: «Non voglio solo dare da mangiare ai miei clienti, voglio raccontare una storia attraverso il cibo, valorizzare i prodotti del territorio e portare avanti una tradizione. Ogni piatto che preparo ha dietro di sé ore di lavoro, passione e rispetto per la materia prima. E quando vedo i clienti che tornano, che ci scelgono ogni giorno, capisco che ne è valsa la pena».