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Il Miele degli Abissi: la nuova mostra di Jacopo Scassellati nel cuore di Castelsardo

Il Miele degli Abissi: la nuova mostra di Jacopo Scassellati nel cuore di Castelsardo

Sedici opere tra pittura e scultura raccontano un viaggio simbolico tra luce, memoria e psiche, nella suggestiva cornice del Castello dei Doria. Inaugurazione il 1° maggio

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Castelsardo C’è un luogo dove la luce si fa miele e il silenzio racconta storie antiche. Un luogo dove l’arte non si espone, ma si rivela. Dall’anima creativa di Jacopo Scassellati nascono visioni dense e vibranti, sospese tra memoria e desiderio, che trovano dimora nella suggestiva Sala X del Castello dei Doria, a Castelsardo.

È qui che, dal 1° maggio al 2 giugno 2025, prende vita Il Miele degli Abissi, un ciclo di sedici opere – tra pitture e sculture – che invita il visitatore a immergersi in un universo simbolico, potente, attraversato da una luce dorata che pare custodire segreti millenari.

La mostra, curata da Stefano Resmini, è promossa dall’Amministrazione comunale nell’ambito di un rinnovato impegno per la valorizzazione culturale del territorio. Dopo il ciclo di eventi ospitati nel quinquennio 2014-2019, quando le sale del castello accolsero alcuni tra i più grandi artisti sardi del Novecento, il Comune di Castelsardo rilancia il proprio ruolo di polo culturale d’eccellenza.

«Riteniamo necessario, oggi più che mai, contribuire alla diffusione e alla promozione dell’arte e della cultura – dichiara l’Assessora alla Cultura Maria Speranza Frassetto – non solo per attrarre visitatori, ma anche perché siamo consapevoli dell’importante ruolo che queste attività rivestono nel generare riflessione, dialogo e crescita personale e collettiva».

Il Miele degli Abissi si configura come un viaggio evocativo nelle profondità dell’anima. Le opere di Scassellati emergono come visioni archetipiche da un tempo fuori dal tempo, tra oscurità e bagliori dorati, raccontando un amore primordiale, universale, e al contempo profondamente personale.

«Questo progetto – spiega l’artista – è un paesaggio simbolico e potente, dove la luce, densa e dorata come miele, diventa materia viva e significato profondo. È un luogo dell’interiorità dove tutto si trasfigura».

Al centro dell’intera esposizione, come da cifra stilistica dell’artista, l’amore si fa voce e forma di una narrazione intima ma universale, che invita a perdersi per ritrovarsi, attraverso un percorso che sfiora la psiche, interroga la memoria e restituisce emozione allo spettatore.

Il catalogo della mostra, pensato come naturale estensione dell’esperienza espositiva, è arricchito da frammenti poetici di Scassellati e dagli interventi critici e istituzionali di Stefano Resmini, Anna Lia Pintau, Danielle Norman e Maria Speranza Frassetto, offrendo uno sguardo plurale e approfondito sull’opera e sul suo significato simbolico.

La mostra, che sarà inaugurata il 1° maggio alle 18, sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 9 alle 22, nella cornice mozzafiato del Castello dei Doria, nel cuore di uno dei Borghi più belli d’Italia.

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