**Pd: Schlein ribatte a M5S, 'pensano a europee, noi a fare opposizione a Meloni'**
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Roma, 22 set. (Adnkronos) - C'è chi pensa alla campagna elettorale e chi a fare "opposizione al governo più di destra della storia repubblicana". E' concisa quanto gelida la replica di Elly Schlein alle bordate di Giuseppe Conte e Beppe Grillo, con i 5 Stelle che hanno già ingranato la marcia verso le europee per strappare ai dem il podio di primo partito dell'opposizione. Dopo una mattinata al Nazareno a parlare di sanità, non autosufficenza, caregiver con associazioni e attori del settore, la segretaria si ferma con i cronisti e la mette così: "Capisco la competizione verso le prossime europee, ma il Pd è impegnato nell'opposizione al governo più a destra della storia repubblicana con proposte concrete". Il salario minimo, le proposte a difesa del potere di acquisto, il lavoro sulla sanità pubblica. Schlein elenca alcune delle battaglie dem per rispondere implicitamente a Grillo che la accusa di non avere visione. "Per noi la qualità del lavoro è un'ossessione", dice in una intervista a Fanpage in cui spiega di ispirarsi al modello Sanchez in Spagna per combattere la precarietà e si dice d'accordo a sperimentare la 'settimana corta' perchè "lavorare troppo e male non aumenta la produttività". Ma non ci sono solo i 5 Stelle. Oggi si registra una nuova puntata di tensioni interne ai dem, innescate da alcune dichiarazioni di Sergio Cofferati. L'ex segretario della Cgil ha deciso di rientrare nel Pd per "dare una mano a Elly Schlein". Ma in meno di 24 ore dal suo rientro, Cofferati fa infuriare l'area riformista. "Non basta dirsi riformisti, bisogna esserlo. Se qualcuno nel partito oggi approva il Jobs Act, deve spiegare qual è il contenuto riformista di quella brutta legge", scandisce. A stretto giro arriva la replica a Cofferati da Marianna Madia che ai tempi del Jobs Act era responsabile Lavoro nella segreteria di Matteo Renzi. "Se qualcuno nel Pd approva il Jobs Act deve spiegare qual è il contenuto riformista di quella brutta legge. Cito Sergio Cofferati. Ero responsabile Lavoro nella prima segreteria Renzi. Pronta! Ad argomentare cosa siamo riusciti a fare e dove non siamo arrivati", scrive Madia su twitter. E poi Lia Quartapelle: "Le riforme hanno sempre bisogno di un tagliando, alla luce delle cose che hanno funzionato e dei problemi nati nell'implementazione. La furia iconoclasta con cui alcuni - ultimo Cofferati - si scagliano contro il Jobs Act non aiuta a ragionare e guardare avanti". Mentre Filippo Sensi invita al rispetto: "Quando si entra o si torna in un partito sarebbe buona norma rispettare le persone che ci sono, che in questi anni hanno militato e lavorato per questo partito, le loro idee, le loro storie. Rispettando le persone si rispetta il Pd". E da parte sua Renzi coglie l'occasione per un nuovo affondo: "Ieri Sergio Cofferati - l'uomo che scelse di far perdere il Pd in Liguria dopo aver perso le primarie contro Lella Paita - è rientrato nel Pd e ha sparato contro il JobsAct. Mando un abbraccio affettuoso a tutti i riformisti rimasti nel Pd. Vi stanno prendendo in giro".