Anno giudiziario: Scaletta (Csm), 'resistere, resistere, resistere' (2)
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(Adnkronos) - "Io ritengo che il cittadino si senta più garantito se ci sono due uffici a tutelare la sua libertà personale, il pm e non la polizia (come nel sistema accusatorio) nella ricerca delle fonti di prova e il giudice nella fase del giudizio, entrambi appartenenti al medesimo Ordine giudiziario e con la stessa Cultura della Giurisdizione. Di fronte all’assenza di dialogo, al confronto e alla blindatura del testo della riforma, le aule di questi uffici Giudiziari aleggiano un pensiero già espresso 'Resistere, Resistere, Resistere' che soltanto il ruolo e il senso di rispetto istituzionale mi impedisci di esprimere a gran voce" spiega Saletta che riceve, nel suo intervento, un paio di lunghi applausi. "Noi magistrati siamo pronti, nell’ambito delle riservate sfere di competenze, ad una sempre più intensa cooperazione, giacché indipendenza della magistratura ed efficienza del servizio giustizia costituiscono un tutt’uno, in un armonico funzionamento di cui primo garante e custode è il Presidente della Repubblica, a cui rivolgo da questo distretto un deferente e ossequioso ringraziamento per la sua costante e dimostrata vicinanza al Consiglio in questa delicata fase di cambiamenti e riforme" aggiunge. "Con fermezza, rigore e responsabilità abbiamo tutti a cuore un obiettivo importante: proseguire nel recupero di credibilità in un cammino orgoglioso nella direzione di una superiore qualità del servizio giustizia senza arretrare nella tutela dei diritti dei cittadini" conclude il rappresentante del Consiglio superiore della magistratura Dario Scaletta.