Migranti: Guerra (Pd), 'interrogazione su 'code vergogna' per permessi soggiorno'
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Roma, 30 gen. (Adnkronos) - "Ancora un assurdo caso di come sono trattate nel nostro Paese le persone straniere, costrette in tante, troppe città italiane, a file impossibili davanti alle questure, senza potere avere un appuntamento, o senza che l’appuntamento che hanno ottenuto venga poi rispettato". Così in una nota la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile nazionale Lavoro del Partito Democratico. "Una ragazza 18enne nata a Torino, ma di origini nigeriane, che non può presentare la domanda per l’esame di maturità all’istituto enogastronomico Beccari, che frequenta con profitto, perché non riesce a rinnovare il permesso di soggiorno scaduto, dopo avere fatto tante volte la fila davanti alla Questura. Le chiamano le code della vergogna, ma non sembra proprio che nessuno intenda vergognarsi di questo trattamento incivile e disumano. Un grande grazie alla professoressa Rachele Baroni, che ha saputo superare il muro dell’indifferenza e con la sua sensibilità e la sua iniziativa, quella di accompagnare personalmente la studentessa all’Ufficio immigrazione, ha reso pubblico il caso. Le autorità demandate si devono muovere". "Ho presentato una interrogazione al ministro Piantedosi per sapere se intenda farsi garante del fatto che i tempi del rilascio dei documenti necessari siano tali da rendere possibile a questa ragazza sostenere l’esame di maturità".