La Nuova Sardegna

Foibe: figlio di esule istriano, 'In quel tragico evento, ci fu spazio per la misericordia'

3 MINUTI DI LETTURA





Palermo, 8 feb. (Adnkronos) - "Quando si avvicina il 10 febbraio, giorno del ricordo della tragedia delle Foibe, dei tanti morti e dei tanti istriani che sono dovuti scappare per non essere uccisi (tra cui mia nonna, mio padre e mia zia), mi assale la tristezza. Considero questo giorno come una tappa di memoria che dà dignità ad una verità per decenni non raccontata. Allo stesso tempo, però, sono anche felice, perché in tanto odio e violenza, la mia famiglia ha vissuto anche una storia di eroismo". Così, il racconto di Riccardo Rossi, giornalista e volontario della Missione di Speranza e Carità di Palermo, insieme con la moglie, Barbara Occhipinti, sul sito https://mission.spaziospadoni.org/. "Il mio prozio Giordano Paliaga, fratello di mia nonna Maria, che era stato partigiano contro i nazi-fascisti, venne a sapere che sua sorella e i suoi figli piccoli, Arturo (che poi è divenuto mio padre) e Pierina, sarebbero stati uccisi e buttati nelle foibe; lui riuscì ad avvertirla in tempo e così lei riuscì a scappare con i bambini- racconta-Maria, istriana, era sposata con il soldato italiano Ubaldo Rossi; dovette lasciare la casa e il lavoro nel panificio della madre Santa (che furono poi confiscati) ma mise in salvo la sua vita e quella dei figli, cosa non da poco. Fu un gesto eroico quello di Giordano che, pur sapendo che metteva a rischio la sua vita per avvisare la sorella con i figli, non indugiò neanche un istante". "Passarono tanti anni e Arturo, crescendo, mise su famiglia sposando Antonia; con lei ebbe tre figli, tra cui me, Riccardo, il più grande- dice ancora -Arturo portava in sé tutto il dolore del ricordo dell’avere lasciato la sua casa natale da piccolo, la sofferenza di un padre che lo martirizzava fisicamente e che lo aveva fatto crescere in un istituto minorile. Tutto questo malessere accumulato lo ha poi scaricato su di me e su mio fratello Maurizio, secondogenito. Ogni giorno, tornava tardi e nervoso a casa, ci rompeva i giocattoli, ci picchiava, ci malediceva e ci umiliava; dopo 47 anni, abbiamo scoperto che prima di rientrare andava a trovare la sorella e i cuginetti". "Ogni giorno era un tormento, fino alla fine dell’adolescenza- racconta Riccardo Rossi - Crescendo, nei suoi discorsi, percepivo tanto dolore, perché non poteva più tornare nella sua città, Rovigno di Pola in Istria, perché essendo stato anche lui un soldato italiano non era gradito. Quando leggeva la sua tessera di riconoscimento, in cui si evinceva che era nato a Pola, in Iugoslavia (ora Croazia), vedevo lo smarrimento nei suoi occhi; lui si definiva italiano e non iugoslavo! Insomma, queste ferite spirituali della mia giovinezza me le sono portate dietro fino all’età di 55 anni ( fino a due anni fa), momento in cui ho avuto la consapevolezza della mia guarigione, dopo il mio percorso spirituale sempre più profondo grazie alla lettura, “fuso in Gesù”, del libro Le 24 Ore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo (vergato da Luisa Piccarreta) e ai momenti di preghiera con i Piccoli figli di Palermo ( che leggono e meditano gli scritti – 36 volumi – Libro di Cielo della mistica Luisa). Ma la cosa anche più grande la dice Gesù nel Volume 35 – Libro di Cielo- sempre vergato da Luisa Piccarreta: “Credi tu che tutto ciò che hai sofferto, la mia Volontà non ne tiene conto? Affatto. Conserva nel suo Seno di Luce tutte le tue pene, piccole e grandi, i tuoi sospiri angosciosi e dolenti, le tue privazioni: anzi. Se n’è servita come materia per concepire, nascere e crescere la sua vita. In ogni pena era crescenza che faceva, le quali alimentava colla sua santità, le riempiva con la foga del suo amore, le abbelliva colla sua inarrivabile bellezza. Figlio mio, come devi ringraziarmi di tutto ciò che ho disposto di te e di tutto ciò che ti ho fatto soffrire, perché tutto è servito a formare la mia vita in te ed al trionfo della mia Volontà”.
Primo piano
Meteo

Maltempo, ancora piogge in Sardegna: ecco dove – LA MAPPA

Le nostre iniziative