Solidarietà al Montiferru dopo l’incendio del 2021, Figc Sardegna dona 250 nuovi alberi
Il sindaco di Cuglieri: «Creare una nuova coscienza sociale tra i più giovani, in modo che disastri del genere non capitino mai più»
Cuglieri Il comitato regionale Sardegna della Figc, in sinergia con l’agenzia regionale Forestas, ha donato 250 piante adulte, cinque per ogni gol segnato allo scorso Trofeo Benedetto Piras, al Comune di Cuglieri. Dopo una conferenza stampa tenutasi nel teatro dell’ex pontificio seminario regionale in via Vittorio Emanuele, alla presenza degli alunni dell’istituto comprensivo e delle autorità locali, ci si è spostati in piazza Maresciallo Capo Gianfranco Deriu. Qui, è stata svelata la targa ricordo della giornata e sono stati messi a dimora i primi alberi, con la partecipazione dei ragazzi del Settore giovanile della Calmedia Bosa. L’iniziativa della Figc, che è stata denominata “Un gol per la natura”, vuole essere un segno di solidarietà e impegno sociale da parte della Federcalcio verso la comunità cuglieritana e in generale tutto il Montiferru dopo il disastroso incendio del luglio 2021.
«Sposiamo il pensiero del presidente Giancarlo Abete – ha dichiarato il presidente del Cr Sardegna e vicepresidente nazionale Area centro, Gianni Cadoni –, che dice che la Lega dilettanti viaggia su due gambe, una sportiva e una sociale. Questo è un momento sociale bellissimo». Il progetto solidale nasce in occasione del Trofeo Benedetto Piras nel giugno 2024: «Il Dipartimento sociale della Lega dilettanti con il nostro comitato ha pensato che per ogni gol segnato si potessero donare 5 alberi ad una delle comunità colpite dall’incendio. Noi abbiamo scelto Cuglieri, la moltiplicazione ha dato 250, e ora stiamo donando queste piante che poi saranno messe a dimora».
Il responsabile Area Sociale Sardegna Gianpiero Pinna ha spiegato: «Una parte del parco che si formerà con gli alberi donati dalla Figc sarà curata dai bambini della squadra locale». Il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche, esprime la sua gratitudine: «Ci fa molto piacere che la Figc ci abbia scelti – ha detto –, è un momento di crescita soprattutto per i bambini che sono i primi destinatari di questa iniziativa. Il processo di rinascita del Montiferru lentamente sta procedendo, con tutte le difficoltà legate sia alla parte ambientale, sia alla parte burocratica. Si è riusciti finalmente a intervenire verso i privati con i ristori. Adesso sono in corso tutte le progettazioni che riguardano il territorio. Certo, dobbiamo avere la consapevolezza che per il danno che c'è stato questi interventi non possono essere risolutivi. Ma stiamo riuscendo almeno a mettere in sicurezza le zone di maggior pericolo e a far ripartire il nucleo produttivo che era quello dell’olivicoltura».
Secondo il sindaco lo sport può essere una leva importante per coinvolgere nel processo di rinascita i ragazzi del territorio: «Sicuramente è uno degli strumenti più efficaci, perché riesce a toccare le corde dei bambini e a far capire loro che con il loro operato e il loro intervento potranno contribuire per rinascere ed evitare che disastri come quello del 2021 si ripetano – afferma Loche –. Se passa questo messaggio il disastro che abbiamo avuto non sarà stato inutile».
Conclude Loche: «Dobbiamo riuscire a creare questa coscienza nei bambini, a partire dalle scuole, accompagnata naturalmente alla formazione degli adulti. Quello che è successo è dipeso da tutta una serie di problemi legati alla gestione degli habitat, degli ecosistemi e dell’attività agricola e forestale, che hanno necessità anche di un adeguamento normativo. Se vogliamo che il territorio sia curato bisogna far sì che la gente torni a vivere nelle campagne e nei boschi, e che questi non vengano sfruttati e abbandonati». A Cuglieri c’erano anche il direttore dell’Agenzia Forestas di Oristano, Andrea Malloci, e il responsabile Area Sociale Lnd Luca De Simoni.