La Nuova Sardegna

Da circa un anno faccio parte di Intragnas, un’associazione di Porto Torres di musica, tradizioni e ballo sardo. In questo anno mi sono chiesta: le associazioni che si occupano di tradizioni tipiche del posto ci saranno sempre? La domanda mi è sorta perche ho 18 anni, quest’anno mi diplomo e, si sa, molti ragazzi e ragazze come me dopo le superiori vanno all’università, la maggior parte delle volte in Continente e ho pensato, ma se tutti i giovani vanno via dalla terra madre queste associazioni ci saranno ancora? Perché si ci sono pochi giovani che fanno ballo sardo,magari perché si vergognano di sfilare e ballare davanti a un pubblico, ma, se andiamo via noi giovani, le tradizioni si perderanno. Per esempio a Porto Torres c’è la “Festha Manna” che nel tempo è cambiata, ma di base è una festa dove i ragazzi si riuniscono e passano 3 giorni insieme andando alle giostre e girando per le bancarelle; c’è anche la processione dove ogni anno l’associazione sfila con l’abito tipico di Porto Torres. Sono forse due anni che vedo che ci sono sempre più giovani dai 16 ai 35 anni il che è una cosa anche bellissima perché vuol dire che quel che stanno facendo funziona. Ho partecipato ai concerti sia di Maria Luisa Congiu che di Maria Giovanna Cherchi e mentre ballavamo su ballu tundu ho visto che c’erano tanti ragazzi della mia età. Ora non ho una soluzione su come far “rimanere” i giovani nella nostra amata Sardegna, ma una cosa è sicura: quando si tratta di balli e tradizioni noi saremo sempre in prima fila. Dico ai ragazzi più timidi: non vergognatevi di andare al ballo sardo perché li nascono belle amicizie e ti senti in famiglia ed è cosi che mi sento io ogni volta che vado a lezione. Per me Intragnas è casa e anche famiglia.

*Fiorella frequenta l’istituto tecnico Ruiu di Sassari