La Nuova Sardegna

Educare al rispetto

Andiamo al cinema per imparare cosa è l’empatia

di Caterina Ventroni*
Andiamo al cinema per imparare cosa è l’empatia

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Quanto il cinema può aiutare adulti e adolescenti a dialogare, a capire e a capirsi? La risposta è semplice: i film, vecchi o nuovi che siano, insegnano e di conseguenza educano. Un esempio è “Mio fratello rincorre i dinosauri” del 2019, diretto da Stefano Cipani e tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol, che spinge a riflettere sul tema della disabilità e sul legame, tanto difficile quanto unico, che unisce due fratelli, uno dei quali affetto dalla sindrome di down. Un altro film, molto attuale e basato su una storia vera, è “Il ragazzo dai pantaloni rosa” il cui protagonista è Andrea, vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo, che si toglie la vita ad appena 15 anni. L’amore può superare ogni barriera, in nome dell’umanità e della fratellanza. Possiamo superare le nostre paure, le nostre visioni sbagliate e imparare ad andare incontro a chi sembra “diverso”, ma di fatto non lo è? La risposta è sì. Film di questo genere dovrebbero essere proiettati non solo in tutte le scuole, ma anche nei luoghi dove i ragazzi si ritrovano per fare sport o trascorrere del tempo (oratori, centri sociali) per far prendere coscienza di cosa sia l’uguaglianza. Dirò di più. Questi stessi film dovrebbero essere visti e poi discussi alla presenza dei genitori, in quanto è la famiglia il primo luogo di educazione e se gli adulti sanno rispettare chiunque indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dalla scelta sessuale o da diversità fisiche, anche i figli manifesteranno rispetto e attenzione per gli altri. Se ci pensiamo bene, ognuno di noi è uguale, ma allo stesso tempo diverso da chiunque altro per cui l’espressione “io accetto te e tu accetti me” aiuta a capirsi e se ci capiamo, ci rispettiamo e cresciamo insieme. La società dovrebbe accogliere le differenze, riconoscendo che ogni individuo porta con sé un valore unico e che la normalità risiede nella capacità di abbracciare tutte le diversità. Con l’empatia e il rispetto verso gli altri, insieme si possono superare momenti difficili.

*Caterina studia al liceo Pira di Siniscola
 

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