La Nuova Sardegna

Il consumo dei talenti

L'arte si perde nei clic

di Martina Mura*
L'arte si perde nei clic

Artisti molto validi destinati a non ricevere la considerazione che meritano perché ecco che si passa subito al video o post successivo

2 MINUTI DI LETTURA





Al giorno d’oggi sono parecchi i nomi di artisti che restano nell’oblio. Pittori, scultori, illustratori… sono alcune delle categorie che hanno sempre più difficoltà a emergere. E se da un lato la storia ci ha insegnato che il valore di alcuni di loro viene spesso riconosciuto secoli dopo, resta comunque innegabile che nel XXI secolo la realizzazione e l’esposizione di un’opera suscitino meno scalpore che in passato.

Un tempo praticamente ogni creazione era in grado di fare la storia, anche per via dei significati politici che essa poteva assumere, spesso commissionata da uomini o istituzioni potenti, che se ne servivano per accrescere il loro prestigio. Inoltre, l’accessibilità alle opere d’arte non era di certo cosa scontata: oggi, invece, è sufficiente un “clic” per venire a conoscenza dell’aspetto che una di queste assume. Quante volte, durante la nostra pausa sui social, ci sarà capitato di imbatterci in contenuti di artisti intenti a sponsorizzare un loro elaborato? Dietro a queste creazioni si celano spesso notevoli capacità e un grande impegno, destinati però a non ricevere la considerazione che meritano, perché ecco che si passa subito al video o post successivo, comportamento ormai nell’ordine del giorno. Le opere a nostra disposizione paiono infinite e la concorrenza per spiccare in ambito artistico sempre maggiore. Il pubblico, ora bombardato da tale fenomeno mediatico, impara a dare per scontato il bello e a dedicargli attenzioni superficiali. Così viene a mancare uno dei significati portanti nel mondo dell’arte, «saper apprezzare la bellezza», per colpa di società consumista che della bellezza si fa grosse abbuffate, senza tuttavia assaporarla realmente.

*Martina è una studentessa del liceo Azuni di Sassari
 

Primo piano
Le reazioni

Bufera su Facebook per l’intervento di Roberto Saviano, don Gaetano Galia: «Dice la verità»

Le nostre iniziative