La Nuova Sardegna

Alghero

Bruno: «Lubrano non è di destra»

+di Andrea Massidda
Bruno: «Lubrano non è di destra»

L’esponente del Pd interviene sulle pagine del sito internet di «Sardegna Democratica» per difendere il sindaco

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ALGHERO. Mentre in città si attende l’esito della verifica di maggioranza durante la quale le forze di centrosinistra valuteranno se ci sono le condizioni per proseguire insieme il cammino amministrativo (il primo tavolo politico tra il sindaco e gli alleati è in programma lunedì prossimo), il caso Alghero continua a imperversare online sulle pagine elettroniche del sito «Sardegna Democratica» (area del Pd vicina all’ex governatore Renato Soru). Così, dopo lo scontro in Rete tra lo scrittore nuorese Marcello Fois e l’assessore comunale al Bilancio Paola Scanu, ma anche gli articoli di Elias Vacca e di Carlo Mannoni, ora a intervenire è il vicepresidente del consiglio regionale Mario Bruno (Pd), più volte chiamato in causa senza tanti complimenti.

«Che cosa succede ad Alghero? Se lo chiedono in molti e io non voglio sottrarmi a questa discussione - esordisce l’esponente del Partito democratico -, soprattutto perché si parla della mia città, che per almeno dieci anni è stata governata da una destra capace di ben consolidare poteri, alleanze e clientele grazie a coperture e complicità forti nei settori dell’edilizia e della comunicazione».

«Il voto sbagliato». Poi Bruno entra nel vivo della questione parlando del sindaco Stefano Lubrano, il suo pupillo, tanto da averlo indicato sin dalle primarie come persona ideale per governare la città. «L’ho fatto - spiega - avendo contro tutti i potenti veri del mio partito e ben sapendo che, in caso di sconfitta, avrei concluso il mio impegno politico diretto. Al di là di quello che si è detto, Stefano Lubrano non è mai stato di destra, ma ha sempre votato a sinistra, tranne alle ultime Regionali, quando ha espresso, secondo me sbagliando, il voto a Ugo Cappellacci».

Le competenze. Del resto, sembra voler dire Bruno rivolgendosi anche a Fois, carta canta. «Per capire che Lubrano è di sinistra basta leggere il suo programma, dove peraltro è scritto chiaro che il sindaco affida gli incarichi scegliendo insieme agli alleati sulla base delle competenze, non delle appartenenze». Un riferimento alle polemiche su Paola Scanu, che prima dell’esito delle elezioni - come ammise lei stessa alla Nuova - era iscritta al Pdl. «Scanu è un bravo tecnico con propensione politica - dice - e come tutti gli assessori risponde al sindaco».

La verifica. «È presto per fare bilanci - conclude Bruno - e non si possono accettare critiche sommarie o tantomeno basate su pregiudizi dovuti a scontri del passato, come nel caso del mio amico Carlo Mannoni. Ora Lubrano ha aperto umilmente un tavolo con gli alleati, ma la vera verifica arriverà presto e sarà il confronto con i cittadini nei quartieri e nelle borgate».

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