La Nuova Sardegna

Alghero

Appello per il recupero del cinema di Fertilia

di Nicola Nieddu
Appello per il recupero del cinema di Fertilia

Mauro Manca, responsabile del museo Egea: simbolo del degrado della borgata Esempio di architettura razionalista, fu costruito all’inizio degli anni Quaranta 

30 gennaio 2022
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ALGHERO. Da oltre trent’anni è chiuso, abbandonato a se stesso, con incursioni di vandali che, in tutti questi anni, lo hanno distrutto ancora di più. Parliamo dell’ex Cinematografo di Fertilia, diventato oramai simbolo del degrado in cui versano anche altri edifici della borgata giuliana. In questi ultimi anni, in diverse occasioni si è parlato di rilancio con un intervento di ristrutturazione. Esiste anche un progetto, risalente a oltre dieci anni fa, per il rilancio dell’intera borgata compreso dunque anche l’ex Cinematografo, ma al momento è ancora tutto sulla carta. La sua costruzione risale agli inizi degli anni Quaranta del secolo scorso. Circa 200 i posti a sedere e ben 100 metri quadri di palco, anche se non ha una torre scenica di altezza sufficiente per ospitare la movimentazione delle scenografie. Al di sotto del palco trovano alloggio i camerini e gli spazi di servizio.

A lanciare un appello alle istituzioni è Mauro Manca, responsabile dell’EcoMuseo Egea che racconta la storia di Fertilia, il quale chiede che «si trovino le risorse per il recupero di questo luogo che fa parte della nostra storia. Oggi con le risorse del Pnrr o con interventi privati, è possibile sperare in un futuro di ripresa». Per Manca, «l’ex Cinematografo, luogo in cui le tante attività che nascono nella nostra cittadina potrebbero trovare una loro sede in grado di ospitare incontri, convegni, manifestazioni, proiezioni ed ogni tipo di evento pubblico, da decenni è ridotto ad un rudere».

Tipico esempio di architettura razionalista, l’ex Cinematografo, secondo Mauro Manca, «ha pagato, così come tutto il nucleo storico di Fertilia, l’accostamento con il fascismo, che ha creato quasi una volontà da parte dello Stato, che lo ha (non) gestito per decenni, di cancellare questa identità culturale che invece, proprio per la sua particolarità, rappresenta una ricchezza incredibilmente attuale. In Sardegna, da sempre terra di accoglienza e di valori forti di solidarietà, ed in particolare a Fertilia – prosegue Manca – sono giunti negli anni i coloni Veneti e dell’Emilia Romagna, quindi una importantissima comunità di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, poi ancora i rimpatriati dalla Libia, dall’Eritrea, dall’Etiopia, dalla Corsica, dall'Isola di Rodi, dalla Romania, oltre ai tanti militari che, arruolati nella base dell’Aeronautica militare, hanno deciso di stabilire qua la loro nuova dimora. Un esempio di eterogeneità e al contempo di inclusività che se è semplice riscontrare in città importanti come Roma e Milano, è tutt'altro che scontato in un luogo in cui vivono poche migliaia di persone. L’ex Cinematografo è il luogo simbolo di questa comunità. L’Agorà – conclude Mauro Manca – che potrebbe consentire di tenere vivo questo sentimento di fertilità che ha contraddistinto Fertilia per oltre 50 anni. Oggi, con il Pnrr e con le risorse già stanziate e mai spese per il riuso turistico di Fertilia, questo miracolo è possibile».

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