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Alghero

L’iniziativa

Alghero, due quintali e mezzo di pecora bollita per riaprire la chiesa

di Nicola Nieddu
Alghero, due quintali e mezzo di pecora bollita per riaprire la chiesa

A Sa Segada la raccolta fondi ideata dai residenti. L’edificio sacro della borgata della Nurra è inagibile da ormai quasi 10 anni per problemi strutturali

29 agosto 2024
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Alghero Pecora bollita in vendita, per trovare i fondi necessari a ristrutturare la chiesa della borgata. È l’idea dei residenti di Sa Segada, che la metteranno in pratica in occasione della festa per Nostra Signora di Loreto che si terrà questo sabato.

Il comitato di borgata, presieduto da Antonio Zidda, ha voluto dedicare le celebrazioni di quest’anno solo ed esclusivamente all’edificio sacro che, per problemi strutturali, è chiusa da quasi dieci anni. Così, Antonio Zidda e gli altri componenti del comitato, supportati dalla Parrocchia Nostra Signora di Loreto e dal parroco don Lorenzo Piras, hanno sensibilizzato allevatori e agricoltori della Nurra.

Sin da subito c’è stata una grande partecipazione con allevatori che hanno offerto carne di pecora e gli agricoltori che hanno offerto verdure e frutta. Non solo la vendita di carne di pecora bollita, ma anche lotteria e altre iniziative collaterali saranno tutte dirottate verso la chiesa: «siamo stanchi delle promesse, noi vogliamo nuovamente la nostra chiesa aperta – ha detto il presidente del Comitato Sa Segada - Tanca Farrà, Antonio Zidda -, l’intero ricavato della manifestazione sarà consegnato a Don Lorenzo che li metterà nel tesoretto destinato ai lavori di ristrutturazione».

Un tesoretto che parte dalla donazione fatta da don Gino, ex parroco di Sa Segada, che nel testamento ha destinato un lascito di 25 mila euro per il recupero della chiesa. «Ringrazio tutti coloro che stanno partecipando per la buona riuscita della festa in programma sabato prossimo – ha aggiunto Zidda -. Parlo degli allevatori e agricoltori di Sa Segada e della Nurra in generale e di Don Lorenzo che è sempre vicino alla nostra comunità e ai tanti volontari. Al momento saranno distribuiti in vendita 250 chili di ottima carne di pecora bollita, oltre le verdure, la frutta di stagione e i dolci fatti esclusivamente in casa dalle nostre casalinghe. Poi – prosegue il presidente del comitato -, se dovesse esserci qualcuno che vuole donare qualcosa in più, ben venga. Colgo l’occasione per invitare tutte le persone perché ci sostengano nel centrare il nostro obiettivo. Ristrutturare e riaprire la nostra chiesa è importante per l’intera comunità di Sa Segada».

Comunità che ha sempre dimostrato di portare alto il nome sia della stessa borgata che della città di Alghero. Ad esempio, negli ultimi anni, Sa Segada è arrivata ai vertici in Sardegna per quel che riguarda la produzione di fragole. Adesso, dove non sono riuscite ad arrivare sinora le istituzioni, ci provano i residenti con iniziative, come quella di sabato prossimo, per procurare i fondi da destinare al restauro della chiesa.

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