Detenuto tenta il suicidio in carcere a Uta, viene salvato e portato in ospedale ma prova a scappare
Rocambolesca domenica per gli agenti della polizia penitenziaria: l’uomo è stato riportato in cella
Cagliari Nella tarda serata di ieri, domenica 19 maggio, la Polizia Penitenziaria ha accompagnato un detenuto cagliaritano in ospedale dopo averlo salvato da un tentato suicidio. Ma quando il detenuto, B.N. 44enne di Cagliari, è arrivato nel polo sanitario ha aggredito e picchiato gli agenti per poi tentare la fuga.
«Un plauso va sicuramente alla Polizia Penitenziaria e a tutti quelli intervenuti garantendo alla stessa un supporto operativo – commenta il segretario generale regionale della Fns Cisl, Giovanni Villa –. Prima hanno salvato il detenuto da un tentativo di impiccagione in carcere e poi sempre con sangue freddo hanno evitato che lo stesso evadesse dall’ospedale, come se fosse tutto progettato dal detenuto. Ad un giorno dall’aggressione avvenuta nei confronti di tre agenti della Polizia penitenziaria, di cui uno ancora ricoverato, nel carcere di Sassari a Bancali, questa volta dal detenuto recordman di aggressioni e danni, riscriviamo ancora per lo stesso motivo denunciando una situazione ormai insostenibile per la quale riteniamo necessario rimarcare che i detenuti mentalmente instabili non devono rimanere in carcere ma in strutture sanitarie idonee. Ai colleghi aggrediti va la nostra vicinanza con l’augurio di una buona guarigione mentre al Governo e all’amministrazione penitenziaria chiediamo immediatamente interventi normativi per la risoluzione di questa problematica e prima che ci scappi il morto».